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Centri per l'impiego, stato di agitazione

Iniziativa della Cisl FP per erogazione assegni di inclusione

Centri per l'impiego, stato di agitazione

NAPOLI. La delegazione Cisl Funzione Pubblica della Giunta regionale della Campania, con un documento a firma del responsabile territoriale Aniello Salzano e dei coordinatori Rsu Luigi De Bernardo e Giovanni Ruscetti, ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori dei Centri per l’Impiego, “presi d’assalto – è scritto in una nota - da parte dei titolari dell’assegno di inclusione con grave rischio per la sicurezza degli addetti delle varie sedi”.

Già altre volte in passato la federazione ha messo in rilievo le criticità esistenti, al punto che a più riprese in questi mesi sono dovute intervenire le forze dell’ordine per evitare che la situazione potesse degenerare. Il problema – secondo il sindacato – è affrontabile “solo predisponendo azioni organizzative idonee per consentire un’adeguata gestione dell’utenza, autorizzando una necessaria dotazione di ore di straordinario al personale, in modo da consentire di aumentare il numero di pratiche giornaliere lavorate, senza che vengano intaccati gli altri servizi. Prolungare l’apertura oltre il normale orario del ricevimento, non dando ai dipendenti neanche la possibilità della pausa pranzo non è una risposta, perché gli addetti sono sottoposti a minacce ed aggressioni fisiche, con il rischio di un contatto massivo che va affrontato con ben altri mezzi, a partire dalla predisposizione di un presidio fisso delle forze dell’ordine presso i vari uffici”.

Il leader regionale della FP Lorenzo Medici mette in evidenza che “siamo di fronte ad una condizione di invivibilità dei CPI, diventati nei fatti il terminale ultimo di un lavoro che deve vedere in campo anche altre responsabilità. Per questo motivo chiediamo l’apertura immediata di un tavolo di confronto con Giunta regionale, Prefetture, Comuni ed Inps per pervenire ad una distribuzione razionale dei carichi di lavoro, definendo la gestione dei flussi di accesso, con apposite prenotazioni e convocazioni. Senza queste decisioni – conclude il segretario generale - la Cisl FP è pronta a promuovere una manifestazione pubblica a difesa del personale e degli stessi cittadini, che subiscono le conseguenze negative di una totale disorganizzazione del servizio”.

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