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Il caso

Neres rapinato, controlli a tappeto

Sabato notte due uomini in scooter hanno rubato il rolex all’azzurro. Le indagini sono concentrate sul Rione Traiano

Tanta paura dopo la gioia della vittoria. David Neres ha trascorso un sabato notte difficile. L’attaccante brasiliano, fondamentale nella vittoria contro il Parma (aveva fatto espellere il portiere Suzuki e aveva fatto l’assist vincente ad Anguissa), è stato vittima di una rapina mentre era in un Suv assieme alla sua famiglia. Uscito dal sottopasso del Maradona, il sudamericano è stato seguito da due persone su uno scooter a volto coperto. Neanche il tempo di capire cosa stesse succedendo che con il calcio della pistola i malviventi hanno rotto il finestrino e hanno strappato il Rolex all’ex Benfica del valore di 100mila euro. Arrivato all’Hotel Parker’s è scappato subito nella hall senza salutare i tifosi che lo attendevano. La compagna poi si è scusata con un post sui social perché i fan si aspettavano selfie e autografi. Ma il giocatore era sotto shock per ciò che gli era successo poco tempo prima. Avrebbe voluto brindare ad una bella prestazione e ad un successo inaspettato. Ed, invece, è rientrato con tanta paura e il timore che sarebbe potuta finire anche male. Ieri mattina Neres ha sporto denuncia sperando di poter riavere indietro il suo gioiello.

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LE INDAGINI

Punterebbero all'area flegrea, e in particolare al Rione Traiano, le indagini della polizia per risalire agli autori della clamorosa rapina a David Neres nel van con cui tornava in albergo dopo Napoli-Parma. In azione sono entrati gli specialisti della Squadra mobile della questura (guidati dal dirigente Giovanni Leuci), i quali seguirebbero in particolare una pista. I malviventi hanno agito a volto coperto, erano in due e si sono mossi con estrema freddezza, a dimostrazione che il colpo era organizzato nei minimi dettagli. Nulla è stato lasciato al caso, ma resta da capire come mai fosse finito nel mirino proprio il calciatore ex Benfica che indossava un Rolex in oro e diamanti del valore di circa 100mila euro. Un colpo da maestri, ma ora viene il difficile: la camorra interverrà, com'è successo in passato, imponendo la restituzione oppure non si intromettera'? I clan da qualche anno sono gestiti diversamente, spesso da giovani refrettari alle vecchie “regole”, e previsioni non se ne possono. Ma in ogni caso attraverso le immagini della videosorveglianza e le fonti informative già attivate, gli investigatori avrebbero già fatto importanti passi in avanti.

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