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Il caso
02 Settembre 2024 - 09:20
Tanta paura dopo la gioia della vittoria. David Neres ha trascorso un sabato notte difficile. L’attaccante brasiliano, fondamentale nella vittoria contro il Parma (aveva fatto espellere il portiere Suzuki e aveva fatto l’assist vincente ad Anguissa), è stato vittima di una rapina mentre era in un Suv assieme alla sua famiglia. Uscito dal sottopasso del Maradona, il sudamericano è stato seguito da due persone su uno scooter a volto coperto. Neanche il tempo di capire cosa stesse succedendo che con il calcio della pistola i malviventi hanno rotto il finestrino e hanno strappato il Rolex all’ex Benfica del valore di 100mila euro. Arrivato all’Hotel Parker’s è scappato subito nella hall senza salutare i tifosi che lo attendevano. La compagna poi si è scusata con un post sui social perché i fan si aspettavano selfie e autografi. Ma il giocatore era sotto shock per ciò che gli era successo poco tempo prima. Avrebbe voluto brindare ad una bella prestazione e ad un successo inaspettato. Ed, invece, è rientrato con tanta paura e il timore che sarebbe potuta finire anche male. Ieri mattina Neres ha sporto denuncia sperando di poter riavere indietro il suo gioiello.
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Punterebbero all'area flegrea, e in particolare al Rione Traiano, le indagini della polizia per risalire agli autori della clamorosa rapina a David Neres nel van con cui tornava in albergo dopo Napoli-Parma. In azione sono entrati gli specialisti della Squadra mobile della questura (guidati dal dirigente Giovanni Leuci), i quali seguirebbero in particolare una pista. I malviventi hanno agito a volto coperto, erano in due e si sono mossi con estrema freddezza, a dimostrazione che il colpo era organizzato nei minimi dettagli. Nulla è stato lasciato al caso, ma resta da capire come mai fosse finito nel mirino proprio il calciatore ex Benfica che indossava un Rolex in oro e diamanti del valore di circa 100mila euro. Un colpo da maestri, ma ora viene il difficile: la camorra interverrà, com'è successo in passato, imponendo la restituzione oppure non si intromettera'? I clan da qualche anno sono gestiti diversamente, spesso da giovani refrettari alle vecchie “regole”, e previsioni non se ne possono. Ma in ogni caso attraverso le immagini della videosorveglianza e le fonti informative già attivate, gli investigatori avrebbero già fatto importanti passi in avanti.
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