Cerca

Il rientro

“Povertà da vacanza”, rincari in Campania fino al 18%

È stata definita così l’impossibilità per tanti napoletani di fare anche brevi periodi fuori città. Per il 33% prezzi troppo alti per muoversi

“Povertà da vacanza”, rincari in Campania fino al 18%: penalizzati gli over 65 che sono rimasti a casa

“Povertà da vacanza”, rincari in Campania fino al 18%

NAPOLI. C’è Napoli, con il suo mare scintillante e il Vesuvio che vigila, un luogo dove l'estate è sempre stata sinonimo di gioia e spensieratezza. Eppure, anche qui, come in molte altre città italiane, le vacanze stanno diventando un lusso accessibile a pochi. Negli ultimi anni, un'ombra si è allungata sulle ferie degli italiani.

Quello che gli esperti chiamano "povertà da vacanza" è un fenomeno in costante crescita. Milioni di persone, in tutta Europa e soprattutto in Italia, rinunciano al piacere di una pausa estiva a causa dei costi sempre più elevati. L’Italia ha ancora il numero più alto di lavoratori che non possono permettersi una pausa: sono oltre 6 milioni (6.074.387) coloro che non hanno potuto concedersi una vacanza.

Per una famiglia napoletana, con due bambini, che sogna di trascorrere una settimana a Ischia o nel Cilento, prenotare un hotel a tre stelle e organizzare qualche escursione è diventata un'impresa quasi impossibile. I prezzi dei traghetti, degli alberghi e dei ristoranti sono schizzati alle stelle, rendendo le vacanze un'opzione sempre più remota. Prenotare una struttura ricettiva a a tre stelle o categoria equiparata (pasti esclusi) per il periodo a cavallo di Ferragosto avrebbe “pesato” sui budget da un minimo di 872 euro del Cilento a un massimo di 3.500 a Positano.

In pratica, il costo più basso per un albergo in una località marittima è stato comunque più alto del 19,6% rispetto al 2023. Secondo l’Unione nazionale consumatori (Unc), i «servizi ricettivi e di ristorazione» messi insieme rincarano del 4,3% su base annua. In termini concreti, «significa che una coppia con due figli spenderà 106 euro in più su base annua per fronteggiare i rincari di alberghi e ristoranti, una coppia con 1 figlio pagherà 95 euro in più».

Villaggi vacanze, campeggi, ostelli hanno avuto un aumento del 18,8% su giugno 2024 in Campania. Sui pacchetti vacanza nazionali si segnala un incremento in appena un mese del 14,5%. Sul trasporto marittimo +11,4%, su stabilimenti balneari e piscine +10% sul mese precedente, i voli intercontinentali +8,4% e in settima posizione pensioni e simili con +4,6%. Ma perché tutto questo? L'inflazione galoppa, i salari restano stagnanti e le famiglie italiane sono sempre più strette nella morsa della crisi economica. E così, mentre un tempo le vacanze erano un diritto acquisito, oggi si trasformano in un privilegio riservato a pochi fortunati.

Le conseguenze di questa situazione vanno ben oltre il semplice dispiacere di non poter partire. Le vacanze, infatti, non sono solo un momento di relax, ma anche un'opportunità per ricaricare le batterie, scoprire nuovi luoghi e rafforzare i legami affettivi. Rinunciare a tutto questo significa compromettere il proprio benessere psicologico e fisico. Eppure, nonostante le difficoltà, gli italiani non rinunciano a sognare. Molti cercano soluzioni alternative, come le vacanze in famiglia o le offerte last minute. Ma per sempre più persone, l'unica opzione possibile è quella di restare a casa. Secondo un’indagine realizzata da mUp Research e Bilendi per Facile.it, saranno circa 3,7 milioni i cittadini italiani che quest’estate rinunceranno alle ferie per ragioni economico-finanziarie.

È stata la risposta del 56% degli intervistati, con un aumento del campione fino al 64% se si considerano i rispondenti di età compresa tra 25 e 34 anni e gli over 65. Il 47% ha dichiarato di essere in difficoltà per un generale aumento dei costi della vita, mentre il 33% ha fatto riferimento al rincaro dei prezzi per andare in vacanza. È un cambiamento profondo che sta trasformando il nostro modo di vivere. E pone una domanda cruciale: vogliamo davvero che le vacanze diventino un lusso accessibile solo a pochi? O vogliamo lottare per un futuro in cui tutti possano godersi il diritto a una pausa estiva?

Napoli, con la sua storia millenaria e la sua capacità di risorgere dalle ceneri, ci insegna che anche dalle situazioni più difficili si può trovare una via d'uscita. È tempo di ripensare il nostro modello di turismo, di promuovere un turismo sostenibile e accessibile a tutti, di valorizzare le nostre bellezze naturali e culturali.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori