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Ricettazione e riciclaggio le ipotesi d'accusa
11 Settembre 2024 - 20:00
NAPOLI. Un’indagine clamorosa sul contrabbando internazionale di orologi di lusso, importati eludendo le norme doganali. Per ora è un’ipotesi, ma ci stanno lavorando ad ampio raggio i poliziotti della squadra mobile di Napoli che nel frattempo si sono imbattuti in un tiktoker del Casertano: un commerciante di Parete, famoso per i video postati nei quali mostra come riconoscere gli oggetti falsi. E’ accusato di ricettazione, riciclaggio e contraffazione e non per reati associativi, va sottolineato. Però il blitz nei suoi confronti, con perquisizioni a casa e in un deposito che utilizzava, ha permesso un sequestro a livelli record: preziosi per un milione di euro, 240mila euro in contanti, una pistola e munizioni. Così per Domenico Ferraro, 43enne, presunto innocente fino a eventuale condanna definitiva, sono scattate le manette per l’arma e una denuncia a piede libero per una sfilza di reati.
I poliziotti della sezione “Reati contro i patrimonio” della Mobile (dirigente Giovanni Leuci) hanno trovato prima l’arma da fuoco e le munizioni, poi il tesoro: circa 240mila euro in contanti e un centinaio di orologi di lusso per un valore di circa un milione di euro. Oltre a tutto ciò che serve per realizzare cloni, tra scatole, garanzie e componenti falsi. Domenico Ferraro, che su Tiktok gestisce il profilo "deluxurywatches", attraverso il quale pubblicizza la propria attività di commerciante di orologi di pregio, ha assistito in silenzio alla doppia perquisizione fino a quando è stato dichiarato in arresto per detenzione illegale di arma da fuoco e ricettazione. Mentre la scoperta degli orologi e dei materiali collegati gli è valsa una denuncia per ricettazione, riciclaggio e contraffazione. Ed è l’inchiesta che mira molto più in alto.
La perquisizione è stata un crescendo di sorprese. In un armadio della camera da letto c'erano 21 proiettili calibro 9×19 parabellum, 10 proiettili 6×35 e 13 i calibro 7.65. Poi, i soldi: 120mila euro in contanti e in banconote di diverso taglio, che erano nascosti in una parete di cartongesso. Da un cassetto di una scrivania è spuntata una pistola Beretta modello 70, calibro 7×65, con caricatore inserito e 8 proiettili di cui uno in canna, rubata nel 2009. Nel corso delle operazioni sono stati quindi trovati i 96 orologi, di varie marche prestigiose e privi di garanzie e attestati di provenienza, per un valore intorno al milione di euro. Il più prezioso tra essi era un “Audemars Piguet” di circa 100mila euro. In un'altra stanza dello stesso immobile c'erano altri 122mila euro in contanti, oltre al materiale per realizzare i cloni: garanzie e scatole apparentemente false, oltre a componentistiche come ghiere e quadranti risultate contraffatte.
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