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L'anniversario
17 Settembre 2024 - 17:50
La Mehari di Giancarlo Siani
La Mehari verde di Giancarlo Siani trasloca dal Palazzo delle Arti di Napoli a Villa Bruno a San Giorgio a Cremano. L'auto del giornalista ucciso il 23 settembre 1985 dalla camorra è giunta a San Giorgio a Cremano, dove proprio il 23 settembre sarà inaugurata la Sala della Mehari di Giancarlo Siani - Sala della Memoria, alla presenza di istituzioni, forze dell'ordine, magistratura e giornalisti.
Il percorso dell'auto su cui il giovane giornalista è stato brutalmente ucciso è stato accompagnato da Don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania e da suo gruppo di lavoro, da Geppino Fiorenza, presidente onorario della Fondazione Giancarlo Siani che ha affidato la Mehari di Giancarlo alla Città di San Giorgio a Cremano e dal Sindaco Giorgio Zinno che ha accolto l'auto al confine fra i due comuni accompagnandola a Villa Bruno.
L'auto è stata scortata dalla Polizia Municipale di Napoli, diretta dal Comandante Ciro Esposito e di San Giorgio a Cremano, diretta dal Comandante Gabriele Ruppi. La Sala della Memoria è stata realizzata dal Sindaco Giorgio Zinno, anche attraverso il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità e l'Associazione Libera, attraverso la sottoscrizione di un protocollo d'intesa lo scorso mese di luglio.
«Ospitare la Mehari di Giancarlo significa rafforzare il legame con la sua memoria, rendendo la città un punto di riferimento per la riflessione collettiva sulla legalità e sulla giustizia - ha detto il Sindaco Giorgio Zinno - proseguendo il percorso iniziato nella città di Napoli, per cui ringrazio il Sindaco Gaetano Manfredi. La Mehari è un simbolo visibile e concreto della necessità di continuare a opporsi alla criminalità organizzata e alla violenza, attraverso l'impegno quotidiano e la partecipazione attiva».
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