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La sentenza
21 Settembre 2024 - 08:59
NAPOLI. Il tribunale lo dichiara capace di intendere e di volere e per il rampollo della mala dei Quartieri Spagnoli scatta la duplice assoluzione. Roberto Antini, nipote del defunto boss Antonio Ranieri, alias “Polifemo”, è stato scagionato dalle accuse di stalking nei confronti della ex fidanzata e di rapina ai danni di un minimarket, in quanto, come accertato dai periti incaricati da due differenti giudici, affetto da un grave disturbo della personalità.
A spuntarla è stata dunque la linea portata avanti con convinzione dal suo difensore, l’avvocato Giuseppe De Gregorio, il quale fin dai primissimi interrogatori aveva rilevato i problemi di salute del proprio assistito. Una linea poi sposata dai due gup, che hanno così assolto il 20enne “quartierano”.
Un inferno. Sia prima, quando erano fidanzati, ma anche dopo: dopo averlo lasciato e aver trovato il coraggio di denunciarlo per le minacce, le molestie e le prevaricazioni subite. La vittima di Antini, fermato a dicembre 2023, era una ragazza costretta a subirne la gelosia malata.
«Togli i contatti dei maschi dalla rubrica e dai social. Non frequentare le amiche e non vestirti in modo vistoso. Io ti uccido, uccido tuo padre, devi stare con me», le diceva, e per essere più esplicito le spediva fotografie che lo ritraevano con in mano una pistola. Fin quando i militari lo hanno arrestato.
La relazione tra i due è sempre stata connotata da tira e molla. E anche quando lei finalmente l’ha lasciato, non si è rassegnato Roberto Antini, nipote del defunto boss Antonio Ranieri, detto “Polifemo”, nonno materno. «A chi va a ballare e incontra la mia ex... sequestratela vi do 500 euro...», scriveva su Instagram dopo il rifiuto della ragazza di andare a ballare con lui.
Qualche giorno prima dell’arresto, il giovane si era anche reso protagonista di una rapina, ma il bottino non era mai stato trovato. Ad ogni modo il rampollo non era all’epoca capace di intendere e di volere.
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