Ponticelli, ko il super clan: inflitti tre secoli di carcere

Avrebbero tenuto sotto scacco un intero quartiere e lo avrebbero fatto invadendolo con fiumi e fiumi di droga, ma soprattutto seminando il panico tra gli occupanti degli alloggi popolari: se volevano restare in quegli appartamenti dovevano abbassare la testa e versare la tangente al clan. Dopo la retata dello scorso anno, la giustizia ha fatto il proprio corso e ieri mattina il processo di primo grado che ha visto alla sbarra il gotha del cartello mafioso De Luca Bossa-Minichini si è concluso con 27 condanne, per un totale di quasi tre secoli di carcere. Pugno duro del giudice del rito abbreviato soprattutto nei confronti dei capi della cosca, ai quali sono stati inflitti quasi vent’anni di carcere a testa. Questo, nel dettaglio, il dispositivo pronunciato ieri mattina nell’aula bunker del carcere di Poggioreale: Luigi Austero, 3 anni e 10 mesi; Nicola Aulisio, 17 anni; Roberto Boccardi, 5 anni; Vincenzo Corrado, 3 anni e 1 mesi; Ciro Cotugno, 11 anni e 2 mesi; Michele Damiano, 11 anni e 4 mesi; Maria D’Amico, 8 anni e 5 mesi; Umberto De Luca Bossa, 3 anni e 10 mesi; Antonella De Stefano, 10 anni e 10 mesi; Francesco Paolo Di Dato, 13 anni; Elisabetta Esposito, 9 anni; Ciro Esposito, 9 anni e 6 mesi; Ciro Ferraro, 10 anni; Vittorio Folliero, 5 anni e 6 mesi; Mariarca Gala, 8 anni; Salvatore Guasco Russo, 6 anni e 8 mesi; Youseff Hathroubi, 2 anni e 8 mesi; Immacolata Fallace, 4 anni e 2 mesi; Alessandro Ferlotti, 8 anni e 10 mesi; Maria Lazzaro, 10 anni; Vincenza Maione, 19 anni; Michele Minichini, 4 anni e 5 mesi; Martina Minichini, 2 anni e 2 mesi; Gilda Musella, 3 anni e 4 mesi; Gabriella Onesto, 19 anni; Raffaella Pelliccia, 2 anni e 6 mesi; Giuseppe Righetto, 18 anni. Il gup ha dunque dato ampio accoglimento alle richieste di CAMORRA Droga e racket degli alloggi popolari, quasi 20 anni a testa per i boss Ponticelli, ko il super clan: inflitti tre secoli di carcere pena avanzate dal pm in sede di requisitoria. L’inchiesta sul superclan De Luca Bossa-Minichini-Casella-Reale era culminata lo scorso anno nell’esecuzione di 31 misure cautelari su 55 indagati. Tra le persone coinvolte figuravano ras, esponenti di spicco dei gruppi malavitosi e personaggi altrettanti noti, tra cui Giuseppe ed Emmanuel De Luca Bossa, Michele Minichini con la sorella Martina, Giuseppe Righetto detto “Peppe ’o blob” e Maria D’Amico, sorella della boss Nunzia detta “’a passilona”. Accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e di numerosi episodi di detenzione illecita, tutti aggravati dal mafioso. Le basi di spaccio scoperte erano quelle in piazza De Gasperi, in piazza Comunale Miranda e piazza Cozzolino lotto 10. Una di queste era gestita da Gabriella Onesto, compagna del ras Michele Minichini. L’ordinanza compendiava gli esiti di una vasta attività cominciata nel 2016, dopo un sequestro di stupefacente e di alcuni manoscritti in una delle abitazioni in cui veniva gestito lo spaccio. Un secondo segmento di attività è partito a settembre 2020 dopo alcuni atti intimidatori verso cittadini di Ponticelli, ai quali veniva chiesto denaro per rimanere o ottenere alcuni alloggi popolari della zona.