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Camorra

Ucciso davanti al figlio, giallo su una lite

La vittima era imparentata con gli Amoroso di Forcella

Ucciso davanti al figlio, giallo su una lite

Nel riquadro la vittima, Luigi Procopio

NAPOLI. Un omicidio clamoroso, consumato sotto gli occhi del figlio appena 11enne e tra la folla della Duchesca in un pieno pomeriggio di sole. Per Luigi Procopio, 45enne imparentato indirettamente con gli Amoroso di Forcella, a loro volta vicini ai Mazzarella, la morte è stata istantanea. Sorpreso alle spalle da due pistoleri in motocicletta, si è accasciato nel sangue tra il terrore generale.

Secondo vaghe e frammentarie testimonianze, aveva appena finito di litigare con due uomini e l’epilogo tragico ne sarebbe la conseguenza, ma secondo la maggioranza degli investigatori invece non si sarebbe trattato di un delitto d’impeto. I sicari avrebbero avuto l’incarico di ammazzarlo e l’hanno portato a termine con due possibili moventi: un contrasto in affari di contrabbando o l’ennesimo episodio collegabile alle periodiche fasi di guerra tra i Contini e i Mazzarella nella zona compresa tra la stazione centrale e il Borgo Sant’Antonio Abate.

Al momento la pista più seguita sarebbe la prima, considerando che già due anni fa scampò a un agguato in via Foria nei pressi dell’Orto botanico e pure allora la tesi privilegiata conduceva agli affari sulle “bionde”. L’allarme è scattato alle 15 e 30 di ieri in vico VII Duchesca per una segnalazione di colpi d’arma da fuoco e contemporaneamente per una forte agitazione in strada tra i passanti.

Sul posto si sono precipitati i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale della questura, che hanno constatato la veridicità della notizia e il decesso sul posto di Luigi Procopio. Pochi minuti più tardi e nei vicoli a ridosso di piazza Garibaldi sono arrivati anche gli esperti della polizia scientifica e gli investigatori della sezione Criminalità organizzata della Squadra mobile della questura, che stanno conducendo le indagini.

Già sono state acquisite le immagini registrate da alcune telecamere di videosorveglianza della zona, mentre partivano posti di blocco, controlli e l’ascolto di potenziali testimoni, tra cui i familiari della vittima Luigi Procopio, mai denunciato o arrestato per associazione per delinquere di tipo mafioso (va sottolineato), abitava all’Avvocata e in passato era finito sotto processo per contrabbando di sigarette insieme ad altre persone originarie del quartiere Forcella.

Inoltre era imparentato indirettamente con uno zio degli Amoroso assassinato alcuni anni fa e con Salvatore Dragonetti, ucciso con settembre 2017 in vico Pergola, nel cuore del Borgo Sant’Antonio Abate. Ma, almeno allo stato delle indagini, non sarebbero emersi collegamenti con quelle vecchie vicende. Diverso il discorso invece relativamente all’agguato cui scampò miracolosamente il 22 maggio 2022 mentre si trovava in via Foria.

Procopio in quel momento era fermo vicino a un’autovettura, all’incrocio tra via Foria e via Michele Tenore, quando gli si avvicinarono due uomini con i volti travisati in sella su uno scooter e contro di lui partirono ben sei colpi di pistola. La macchina fu sforacchiata, mentre l’allora 43enne, nonostante i numerosi colpi di pistola, rimase illeso.

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