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Il caso
01 Ottobre 2024 - 09:35
Funicolare di Chiaia
NAPOLI. Inizia oggi il terzo anno da quando i treni della funicolare di Chiaia sono fermi. I lavori per la revisione ventennale dovevano iniziare subito dopo ma invece le porte delle stazioni rimasero sbarrate senza che, per oltre un anno, mentre le gare d'appalto continuavano ad andare deserte, si osservassero operai al lavoro.
Intanto, mentre si moltiplicano i lanci di foto di parti dell'impianto ancora in arrivo per dimostrare che i lavori procedono cercando di placare gli animi degli utenti giustamente esasperati, dopo i flop degli annunci di una riapertura in estate, poi procrastinata in autunno, al momento nessuno degli addetti ai lavori si azzarda a dare una data certa neppure in relazione alla conclusione dei lavori. Si parla genericamente di una riapertura per la fine dell'anno.
Forse festeggeremo con il botto dello spumante del 31 dicembre o forse sarà il regalo che troveremo nella calza della prossima Epifania, salvo nuovi imprevisti che, visti i precedenti, non sono da escludere. A denunciare l'assurda vicenda è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, fondatore sul social network Facebook del gruppo: "Napoli: gli "orfani" della funicolare di Chiaia", attraverso il quale lo stesso Capodanno ha lanciato la proposta di organizzare una veglia funebre dinanzi ai cancelli chiusi della stazione superiore dell'impianto a fune, in via Cimarosa.
«Le ripercussioni sulla viabilità - sottolinea Capodanno -, in questo lungo periodo di tempo, si sono aggravate anche per la totale insufficienza dei mezzi sostitutivi messi in campo dall'Anm. Anche la navetta su gomma NC, che collegava via Cimarosa con il parco Margherita, dopo un breve periodo di funzionamento, prima del periodo feriale è stata sospesa, senza essere più riattivata. Cosicché il traffico al Vomero continua ad andare in tilt con strade e piazze bloccate, in particolare nelle ore di puntapuntualizza Capodanno - Nel frattempo è andato via via crescendo il disappunto per l'eccessiva durata del fermo. Già i trecento giorni assegnati originariamente per la loro esecuzione erano apparsi tanti. Ma, considerando che tali lavori sono iniziati nei primi giorni del mese di ottobre dell'anno scorso, i dieci mesi sono abbondantemente scaduti mentre i lavori non sono ancora terminati».
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