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la querelle
04 Ottobre 2024 - 19:38
NAPOLI. Il Tar Campania, con la sentenza n. 5199 pubblicata oggi, si è espresso sulla procedura di rinnovo del Consiglio camerale della Camera di Commercio di Napoli, rilevando "la piena correttezza e legittimità del procedimento seguito dagli Uffici della Regione Campania e del decreto presidenziale n. 68 del 16/09/2024, con il quale il Presidente della Giunta regionale ha intimato alla Camera di Commercio di concludere gli approfondimenti istruttori richiesti dalla Regione entro il termine di 90 giorni dalla pubblicazione del provvedimento".
Il Collegio ha definito "congruo" il termine assegnato dal Presidente della Giunta alla Camera di Commercio e ha attribuito l'origine dell'impasse prodottosi nel procedimento al Segretario Generale della Camera di Commercio, che, a fronte delle criticità rilevate dalla Regione, "ha rimarcato la completezza e correttezza dell'istruttoria, senza espletare alcuna ulteriore attività di approfondimento, in ordine agli elementi sottoposti alla sua attenzione per integrare la documentazione".
In luogo del Segretario generale a questi accertamenti istruttori dovrà ora provvedere il Commissario straordinario della Camera di Commercio, anche ricorrendo alla nomina di un nuovo responsabile del procedimento in luogo del Segretario generale. Secondo quanto statuito nella medesima pronuncia entro i successivi trenta giorni il Presidente della Giunta regionale dovrà concludere il procedimento con proprio decreto, in linea con quanto previsto dalla normativa di riferimento.
LA REPLICA DI AICAST. L'Aicast interviene sulla sentenza e "ritiene sia evidente dalla lettura della sentenza che il tribunale amministrativo regionale abbia evidenziato che la regione Campania sia andata oltre i termini stabiliti dalla legge per procedere alla redazione del Decreto di rinnovo del Consiglio Camerale e per questo motivo ora ha fissato tempi certi. La Camera di Commercioha quindi 90 giorni per rispondere nuovamente alle richieste della Regione che, a sua volta, ha 30 giorni poi di tempo per emettere il decreto". "Bene anche il chiarimento circa i poteri del Commissario Straordinario, chiamato ad assumere la responsabilità di 'perfezionare' il provvedimento. Sorprende infine che al Tar sia sfuggito che le risposte che ora chiede di dare siano state già fornite dal Rup e siano altresì riscontrabili e scritte nero su bianco nelle centinaia di verbali allegati all'istruttoria. E che non si possono cambiare o stravolgere, nonostante qualcuno continui a soffiare sul fuoco - probabilmente perché le risposte fornite dallo stesso Rup non sono state gradite dal presidente De Luca - e provi a sovvertire un risultato che è chiaro ed evidente a tutti", conclude la nota.
E QUELLA DELLE ASSOCIAZIONI STORICHE. "Con la sentenza di oggi la Prima Sezione del Tar Campania afferma il diritto - dovere della Regione Campania di chiedere verifiche e approfondimenti al Rup della Cciaa incaricato di svolgere le attività di verifica sui dati espressi dalle associazioni imprenditoriali che concorrono alla nomina dei Consiglieri camerali. Esplicitamente inoltre riconosce le carenze istruttorie e affida al Commissario il compito degli approfondimenti necessari, anche nominando un diverso responsabile del procedimento. Si tratta di una completa affermazione delle ragioni portate avanti dalle Associazioni Storiche che lamentavano forti carenze e illegittimità nelle attività istruttorie, censurando comportamenti reiteratamente fallaci".
Per i presidenti delle Associazioni Storiche “finalmente viene data evidenza dei comportamenti dubbi e manchevoli svolti dal Rup tesi ad avvantaggiare alcuni a danno di altri in questa complessa vicenda, cosicché da autorizzare il Commissario a sostituirlo e sottoporre a controllo totalitario le dichiarazioni svolte dai sostenitori dell'ex presidente Fiola e a rivedere le eclatanti riduzioni di rappresentatività inflitte alle associazioni avversarie". "Nel ribadire al Commissario Camerale la più ampia fiducia in merito al compito affidatogli i presidenti delle Associazioni storiche manifestano al dott. Cannizzaro la più ampia disponibilità a fornire i chiarimenti che riterrà necessari", conclude la nota.
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