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09 Ottobre 2024 - 08:34
NAPOLI. Se affittare casa in Campania è sempre più caro, di certo non va molto diversamente neanche sul fronte dell’acquisto. A dire il vero, dopo la corsa dei mesi scorsi, nel terzo trimestre dell’anno i prezzi di vendita hanno registrato un leggero calo - in media quasi dell’1% - a fronte però di un rialzo del 2,6% su base annua.
Comprare casa in Campania costa, oggi, circa 2mila euro al metro quadrato di media. Tuttavia si tratta di prezzi medi, che nascondono molte differenze che riflettono le varie sfaccettature che offrono i vari territori regionali. Se si vanno a guardare quelli che sono i principali trend di vendita in regione, infatti, Napoli rimane la città più cara della Campania dove acquistare casa, con i suoi 2.848 euro al metro quadrato di media, nonostante un calo dell’1,2% registrato nell’ultimo trimestre.
La frenata registrata tra luglio e settembre, è servita però soltanto a raffreddare un po’ i prezzi ma non certo ad invertire il trend dell’aumento dei costi su base annuale, che nel capoluogo all’ombra del Vesuvio ammonta ora a +2,8%. La vera sorpresa arriva però dal comune di Salerno che - in base ai dati contenuti nell’Osservatorio trimestrale sul mercato residenziale campano ad opera di Immobiliare.it Insights, la proptech company del gruppo di Immobiliare.it - si avvicina molto al dato del capoluogo campano, fermandosi appena un po’ più sotto, con un prezzo medio di acquisto che raggiunge in media i 2.709 euro al metro quadrato.
Un valore davvero notevole. Il che vuol dire che ci sono territori all’interno del comune che superano anche i valori medi registrati nel capoluogo partenopeo. Due territori rimangono al di sotto dei mille euro al metro quadrato: vale a dire la provincia di Avellino, zona più economica con 873 euro al metro quadrato, e quella di Benevento, con 896 euro. Guardando invece allo stock d’immobili in vendita nelle varie città della regione, esso presenta un decumulo diffuso nel trimestre, in linea con la tendenza regionale, in quasi tutti i territori, con il comune di Caserta a far segnare la decrescita più marcata (-15%).
Un dato, questo, che si affianca a quello della forte riduzione del numero d’immobili posti in locazione che si è invece registrata nello stesso Comune nel terzo trimestre, che è stato pari a -16,6%. Le uniche due eccezioni sono quelle del comune di Avellino (+1,6%) e della provincia di Benevento (+0,4%).
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