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L'inchiesta

Cocaina e hashish no stop, decapitata la nuova holding

Droga tra Napoli e Torre Annunziata, in manette quindici narcotrafficanti

Cocaina e hashish no stop, decapitata la nuova holding

Le indagini sono state condotte dalla guardia di finanza e dalla polizia; nel riquadro il presunto capo dell’organizzazione Alessandro Corrado

Fiumi di droga sull’asse Napoli-Torre Annunziata, scacco alla nuova holding del narcotraffico. All’alba di ieri la guardia di finanza e la polizia di Stato hanno, con l’esecuzione di quindici arresti a fronte di ventidue indagati, hanno decapitato un’emergente organizzazione specializzata nel trasporto e nello smercio di cocaina e hashish, il cui capo sarebbe stato un quasi insospettabile, il 46enne dell’Arenaccia Alessandro Corrado, conosciuto come “Rolex”, per via dei suoi trascorsi in materia di reati predatori, e “‘o nano”. È stata l’uccisione di un gabbiano avvenuta nell’estate del 2021 a Capri a condurre i militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria, diretti dal comandante Paolo Consiglio, e i poliziotti della Squadra mobile di Napoli, diretti da Giovanni Leuci, a condurli sulle piste del principale indagato nel procedimento che ha portato all’arresto di 15 persone ritenute appartenenti a due diversi gruppi criminali dediti al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Alessandro Corrado, 46 anni, è stato identificato anche grazie alla sua partecipazione a questo singolare evento di cronaca che lo ha visto coinvolto in una rissa tra italiani e spagnoli scattata in una spiaggia di Marina Grande dopo l’uccisione a colpi di pietra di un gabbiano “colpevole” di avergli scippato il panino. I finanzieri e i poliziotti, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizza, lo hanno localizzato e pedinato dopo l’episodio che ha avuto una vasta eco, in particolare sui social network con dei video. A Corrado i finanzieri hanno sequestrato un bar e una pizzeria di via Arenaccia, la “Pizzeria Serenella” e l’“Alexander Café”, all’interno della quale teneva summit e incontri con i clienti interessati ad acquistare la sua droga, e anche una Jeep “Renegade”, una Smart e uno scooter Honda “Sh 150”. Dalla lettura delle 470 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare emesse dal gip su richiesta della Dda di Napoli, emerge che Alessandro Corrado e il “pari grado” Rosario De Angelis sarebbero stati i capi e promotori del cartello napoletano, mantenendo e curando i contatti con i principali sodali e acquirenti; Scotto Di Gregorio, De Liso, Criscuolo, Gelato e Antonio Di Matteo avrebbero avuto il riolo di corriere, mentre la custodia della droga veniva affidata a Pasquale Di Matteo. Borrelli avrebbe avuto invece l’incarico di individuare le vetture da usare per il trasporto della droga e di dotarle del “sistema” per nascondere la “roba”. Cartigiano e Bianchini, stando sempre alla ricostruzione degli inquirenti, erano i cessionari del sodalizio con funzioni di intermediari per le ulteriori cessioni. Sul fronte oplontino i capi dell’organizzazione sarebbero stati invece Gemignani e Panariello. I loro “collaboratori” sono stati poi individuati in Polise, Guarro, Contieri, Garofalo e Solimeno. Le indagini hanno ricoperto l’arco temporale compreso tra l’estate 2021 e la primavera 2022. Nel corso dell’inchiesta sono stati registrati oltre trenta episodi di cessioni di cocaina oppure hashish.

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