Tutte le novità
malanapoli
11 Ottobre 2024 - 09:41
NAPOLI. Una stesa contro la palazzina in cui abita un 53enne già noto alle forze dell’ordine e senza legami con clan di camorra, S. M, ma che si è concluso con il danneggiamento anche dell’esterno di un “basso” abitato da una donna incensurata. È successo ieri notte in vico Cariati, nella parte alta dei Quartieri Spagnoli, zona in cui risiedono i Mariano. Ma secondo gli investigatori la sparatoria nulla c’entra con i “Picuozzi” e sarebbe invece collegabile alle tensioni corso tra un gruppo di aderenti al clan Mazzarella e un altro composto prettamente da storici residenti nel quartiere. Tant’è vero che non è esclusa l’ipotesi di una scorribanda armata di malavitosi che hanno sparato a casaccio.
In questo caso, e la polizia lo sta accertando, non sarebbe stato il 59enne il bersaglio dell’intimidazione come invece potrebbe sembrare fermandosi alla dinamica dell’evento. Era l’una circa quando è scattato l’allarme in vico Cariati, ai confini con il corso Vittorio Emanuele. “Correte, stanno sparando”, hanno detto alcuni residenti in zona agli operatori del 113. Così, sul posto sono accorsi i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale della questura che hanno compiuto i primi accertamenti per poi passare il caso ai colleghi della Squadra mobile della questura.
Agli uomini e alle donne dello Stato è bastata un’occhiata per capire che le segnalazioni erano veritiere. A terra infatti c’erano ben dieci bossoli calibro 9x19 mentre alcune ogive si erano conficcate nel balconcino dell’appartamento al primo piano e nella porta d’ingresso del “basso”. La Scientifica ha repertato tutto e compiuto un accurato sopralluogo in tutta la zona. Sono scattate le indagini e per prima cosa, come sempre in casi del genere, gli investigatori hanno chiesto agli occupanti dei due appartamenti se avessero ricevuto minacce o avessero litigato con altre persone.
Nulla di tutto ciò sarebbe emerso e per le modalità dell’azione, il numero di proiettili esplosi e il calibro utilizzato i poliziotti della propenderebbero per una pista camorristica. Da mesi è in corso infatti una guerra tra i gruppi dei Quartieri Spagnoli, zona in cui la fibrillazione è pressoché costante. In ballo ci sono essenzialmente i traffici di sostanze stupefacente, con il “pizzo” imposto ai gestori delle piazze di spaccio.
Con l’episodio di ieri note continua quindi la fibrillazione nella zona dei Quartieri Spagnoli, dimostrata anche da varie altre sparatorie accadute prima e durante l’estate: quella contro Nunzio Saltalamacchia, dove c’è andato di mezzo anche il pizzaiolo Alessio Bianco, e quelle in vico San Liborio, con il ferimento di un 17enne, e in piazza Montecalvario senza per fortuna nessun tipo di danno a persone o cose. Tutti casi risolti da parte dei poliziotti della sezione “Omicidi” della Squadra mobile di Napoli, che hanno accertato l’assenza di collegamenti tra essi. Inoltre si è anche verificato il ferimento di Pietro Savio, 36enne figlio del ras ergastolano Mario Savio “o’ bellillo”, e una “stesa” proprio contro la sua abitazione.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo