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Operatori Gesco , la protesta si sposta al Mann

Due grandi striscioni davanti alla facciata del museo, uno dei luoghi simbolo della città

Operatori Gesco , la protesta si sposta al Mann

La manifestazione al Mann degli operatori Gesco

NAPOLI. La tensione cresce tra gli operatori sociali di Gesco, che da settimane si mobilitano contro il licenziamento di 300 lavoratori, conseguente alla decisione dell'ASL Napoli 1 di recedere dal contratto con la cooperativa socio-sanitaria. Oggi, la protesta ha assunto una nuova forma, spostandosi davanti al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), uno dei luoghi simbolo della città.

Davanti all'imponente facciata del museo, i manifestanti hanno esposto due grandi striscioni, visibili a tutti i passanti e ai visitatori. Un gruppo di lavoratori, dopo aver pagato la regolare entrata al museo, è entrato nelle sale espositive per dimostrare la propria determinazione. Dal balcone sovrastante l'ingresso principale, hanno lanciato un messaggio forte e chiaro: la lotta per la salvaguardia dei posti di lavoro non si ferma.

Nonostante la protesta, il sit-in non ha ostacolato l'accesso dei visitatori al museo, una scelta che evidenzia il desiderio dei lavoratori di far sentire la propria voce senza nuocere alla cultura e al turismo della città. Nei giorni scorsi, per l'analoga protesta, Palazzo Reale a Napoli era stato chiuso ai turisti mentre in precedenza i manifestanti avevano deciso l'occupazione del Maschio Angioino e dell'ufficio centrale delle Poste.

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