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La manifestazione
16 Ottobre 2024 - 15:24
«Ci è arrivata la prescrizione dalla Questura di Napoli che l'eventuale spostamento del corteo verso Palazzo Reale potrebbe determinare turbative alla sicurezza pubblica e rischi per l'incolumità dei partecipanti: questa è minaccia, una provocazione del Ministero dell'Interno e della Questura di Napoli per un corteo che ha registrato adesioni da scuole e collettivi, associazioni ambientaliste. Ci viene detto che c'è rischio per l'incolumità, diciamo a rappresentanti del governo Meloni: se pensate che queste prescrizioni fermino il dissenso, la giusta rabbia per quello che accade in questo paese, verso persone attendono 3 mesi per una visita medica e poi vedono che si deve raggiungere obiettivo del 2% del Pil per la Nato con 4 miliardi da trovare nelle finanze pubbliche, signori miei, avete sbagliato strada. Proveremo ad arrivare a Palazzo Reale». Lo dice Chiara Capretti, una delle referenti dell'associazione “Rete Napoli contro la Guerra" nella conferenza stampa di questa mattina nei pressi di Palazzo Reale, a proposito della prescrizione dalla Questura sul percorso del corteo contro il G7 della Difesa, in programma sabato, che dovrà fermarsi a Piazza Bovio e non a Palazzo Reale.
«È il G7 della guerra perchè si tiene per la prima volta questo tipo di summit nell'ambito del G7, ex G8, e questo elemento racconta bene che si va verso una direzione pericolosa, una direzione guerrafondaia, ce lo racconta il genocidio del popolo palestinese, i venti di guerra in tutto il mondo, i fatturati delle aziende esportatrici di armi che si gonfiano. Siamo contro ogni guerra, a sostegno del popolo palestinese e libanese, per l'autodeterminazione di quei popoli. Vogliamo arrivare, partendo da piazza Garibaldi, alla zona di interesse, ovvero dove si tiene il summit del G7 Difesa, ovvero a Palazzo Reale», spiega Davide Dioguardi, di “Rete Napoli contro la Guerra".
Alla domanda dei cronisti se sarà una manifestazione pacifica, considerando l'obiettivo dell'arrivo a Palazzo Reale (dove si tiene il G7 della Difesa, dal 18 al 20 ottobre) vietato dalla Questura, il portavoce dell'associazione spiega:«Puntiamo a una manifestazione in cui si afferma con determinazione che Napoli è contro la guerra e che un terzo conflitto mondiale allargato e generato va scongiurato con ogni mezzo necessario».
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