Cerca

Il caso

Studente fuori sede truffato: paga la caparra di una stanza, poi il proprietario sparisce

L’alloggio è apparso su un sito di fitti in internet e si trova a Materdei. Raffaele ha perso settecento euro

Studente fuori sede truffato: paga la caparra di una stanza, poi il proprietario sparisce

NAPOLI. È stato vittima di un raggiro. Come lui tanti altri studenti fuorisede in cerca di alloggio a Napoli. La storia di Raffaele è, purtroppo, comune a tanti altri studenti che, come lui alla ricerca di un alloggio dai costi non esosi, si sono fidati di internet e di uno sconosciuto.

Raffaele aveva trovato su un sito di annunci una camera in affitto a Materdei che, dopo averla visitata, aveva deciso di prendere. Come riportato sull’annuncio, il fitto avrebbe previsto la sottoscrizione di un regolare contratto che però il proprietario della camera non fa firmare prima di aver incassato la caparra. Neanche allora, però, il contratto viene siglato e nemmeno quando lo studente ritorna dal proprietario per prendere le chiavi della camera ma anzi gli viene chiesto di pagare in anticipo il fitto per il mese successivo.

Trascorsa qualche settimana il proprietario smette di rispondere al telefono fino a quando poi riferisce che per “un disguido” la camera è stata occupata da altri inquilini. Promette di restituire la caparra e l’anticipo ma ad oggi nulla si è mosso. «Scrivo per pubblicare un annuncio per avvisare tutti di quanto mi è successo affinché non possa ricapitare. Sono stato truffato.”- scrive sui social la vittima che si è rivolta al deputato di alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli- “Nel mese di agosto ho trovato su un sito un annuncio per una camera a Napoli, in zona Materdei».

«Il 16 agosto, dopo essermi accordato con il padrone di casa su WhatsApp, sedicente avvocato civile, sono andato a visitare la camera. Questa mi è piaciuta e ci siamo accordati per il mio ingresso in casa il 30 settembre con regolare contratto che sarebbe durato fino al 30 settembre del 2025. - continua il racconto - Il suddetto avvocato mi dice che c'è tempo per firmare il contratto ma intanto pretende il pagamento immediato della caparra al fine di bloccare l'alloggio. Chi come me conosce la disperazione del trovare una camera a Napoli può capire perché mi sono fidato. Lui inventa scuse assurde e alla fine pago con bonifico istantaneo. Dopo poche settimane mi chiama per firmare il contratto e darmi le chiavi».

«Così a metà settembre ci incontriamo per compiere queste azioni, al che con una serie di scuse improponibili mi chiede di pagare in anticipo per il mese di ottobre. Io cedo ancora. Poi lui ha fretta e mi manda via senza firmare il contratto dicendo che me lo avrebbe mandato telematicamente. Il 29 settembre inizio a chiamarlo per sapere a che ora sarebbe stato possibile iniziare il trasloco. Lui non risponde. - prosegue - Il 30 mattina mi dice che a causa di un disguido con sua madre la casa è stata occupata da altri inquilini. Successivamente promette ai miei genitori venuti appositamente a Napoli dall'Abruzzo di restituire i soldi (700euro) con 100 euro in più per il disturbo provocato. Dice che fa un bonifico ma dopo una settimana i soldi non sono arrivati. Dopo ripetuti tentativi di contattarlo lui sembra sparito nel nulla. Lo abbiamo avvisato di aver proceduto legalmente ma lui continua la sua opera di ghosting».

«In giro ci sono tante persone pronte ad approfittarsi della disperazione e della buona fede della gente. I soldi che guadagnano in questo modo sono sporchi come la loro coscienza. Abbiamo chiesto alla Guarda di Finanza di procedere alle dovute verifiche per fermare questo giro di truffe. In generale servirebbero maggiori controlli sul mercato dei fitti degli alloggi» ha dichiarato Borrelli. Ma la storia di Raffaele, purtroppo, non è unica e sono in tanti gli studenti fuori sede che restano vittime di raggiri.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori