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il vertice
17 Ottobre 2024 - 08:48
NAPOLI. «Proveremo ad arrivare quanto più possibile vicino a Palazzo Reale». Questa l'intenzione degli attivisti napoletani che terranno una manifestazione sabato 19 ottobre, con partenza alle ore 15 da piazza Garibaldi, contro il vertice G7 della Difesa che si terrà nel Palazzo Reale di Napoli dal 18 al 20 ottobre. Alla manifestazione aderiscono diversi centri sociali, tra cui l'Ex Opg - Je so' pazzo, Iskra e Insurgencia, e associazioni ambientaliste, comitati locali e di quartiere, l'ong Mediterranea e padre Alex Zanotelli.
Ieri mattina gli attivisti hanno incontrato la stampa per presentare la manifestazione, spiegando che «la Questura ha negato in gran parte il percorso con delle prescrizioni in cui afferma che il corteo è pericoloso per la sicurezza pubblica ed è elevato il rischio di incolumità dei partecipanti».
In particolare dalla Questura avrebbero comunicato che il corteo di protesta non potrà andare oltre Piazza Bovio. Nella prescrizione arrivata dalla Questura e mostrata ai ai cronisti dagli attivisti si avvisa che «qualora l'iniziativa dovesse essere posta in atto in contrasto con le prescrizioni impartite, si concretizzerebbero comportamenti penalmente rilevanti perseguibili ai sensi di legge».
LE PROTESTE. Chiara Capretti, consigliera di Potere al Popolo nella Seconda Municipalitàe tra i promotori del corteo, puntualizza che «questa prescrizione è una forma di provocazione siccome si sta assistendo alla costruzione preventiva di un pericolo pubblico che nei fatti non esiste».
Il corteo quindi, hanno spiegato gli attivisti, «proverà ad arrivare quanto più possibile vicino a Palazzo Reale, il luogo in cui la delegazione dei ministri del G7 si incontrerà, siccome crediamo che in questo momento sia fondamentale farsi argine all'avanzare delle guerre e delle politiche belliche che comportano tagli ai servizi sociali e assistenziali, spostando ingenti investimenti verso l'invio di armi e munizioni anziché finanziare la sanità, l'istruzione e il lavoro».
I promotori del corteo ritengono inoltre che «vada aggiunto, al triste scenario globale, il grave restringimento degli spazi democratici in Italia da parte del governo Meloni che, attraverso il ddl 1660, colpisce duramente chiunque provi a lottare e cambiare la sua condizione, inasprendo le pene con lunghi periodi di detenzione per blocchi stradali, picchetti, cortei e occupazioni abitative».
IL DISPOSITIVO DI TRAFFICO. Intanto il Comune ha disposto un dispositivo di traffico che entrerà in vigore da domani (18 ottobre) alle 17 e resterà attivo fino alle 14 di domenica 20. È previsto il divieto di transito alle auto in piazza Plebiscito nelle carreggiate antistanti la Prefettura, in via Cesario Console (da piazza Plebiscito all’incrocio con via Generale Orsini), in via Santa Lucia (dall’incrocio via Cesario Console a quello con via Megaride e dall’incrocio con via Chiatamone a quello con via Partenope) e via Partenope dall’incrocio con via Dumas padre alla confluenza con via Nazario Sauro. Accesso consentito solo alle auto dei residenti, invece, in piazza Salazar, via Soliaria e rampe Paggeria, dove si circolerà con senso unico alternato.
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