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Lavoro
18 Ottobre 2024 - 12:08
La protesta all'aeroporto di Capodichino
NAPOLI. Mobilitazione oggi nel salone dei check-in dell’aeroporto di Capodichino, dove gli operatori sociali del gruppo Gesco hanno inscenato una protesta contro i recenti licenziamenti decisi dall’ASL Napoli 1. Da giorni i lavoratori, attivi nell’ambito dei servizi di assistenza, sono protagonisti di iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto alla decisione di rescindere il contratto con 300 operatori sociali, avvenuta prima della naturale scadenza del contratto.
I manifestanti hanno esposto striscioni che mettono in evidenza la bellezza di Napoli, accompagnati da slogan provocatori: “Castel dell'Ovo, Maschio Angioino, il Golfo, il Vesuvio sono le bellezze di Napoli. Il welfare: la vergogna di Napoli”. Accanto a questi messaggi, sono stati distribuiti volantini redatti anche in inglese per informare i passeggeri internazionali della situazione drammatica in cui si trovano i servizi di assistenza nella città.
Secondo quanto comunicato in una nota diffusa agli organi di stampa, gli operatori sociali (OSS) chiedono con insistenza ai vertici dell'ASL Napoli 1 Centro di rivedere la decisione di rescindere il contratto, che copre i servizi di assistenza in ospedali, centri diurni e altre strutture. La nota sottolinea come l’Asl rinunci a “300 operatori sociali che da 30 anni assistono le persone malate, i sofferenti psichici, gli anziani, le persone con disabilità, i tossicodipendenti e i malati di Alzheimer”.
Questa riduzione del personale, affermano i manifestanti, non riguarda solo i lavoratori licenziati, ma avrà un impatto diretto su oltre 300 famiglie e migliaia di assistiti che si troveranno privi di un supporto essenziale dal 31 ottobre prossimo.
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