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Il provvedimento

Sequestrato immobile abusivo, è dell'ex assessore al condono

Realizzato in una zona sottoposta a vincoli paesaggistici e idrogeologici

Sequestrato immobile abusivo, è dell'ex assessore al condono

Domenico Tizzano

Eseguito ieri a Massa Lubrense il sequestro preventivo del compendio immobiliare nella titolarità, e comunque, nella disponibilità dell'assessore dimissionario alla Tutela paesaggistica e al condono del Comune di Massa Lubrense, Domenico Tizzano, e di suo padre.

Il sequestro in via d'urgenza, eseguito dai militari della Sezione di polizia giudiziaria aliquota carabinieri della Procura della Repubblica di Torre Annunziata e della Stazione carabinieri di Massa Lubrense, si è reso necessario, si legge in una nota della procura guidata da Nunzio Fragliasso, "per impedire la prosecuzione e il completamento dei lavori abusivi, che erano in corso".

Oggetto del sequestro sono: un fabbricato a due elevazioni per una superficie pari a circa 250 mq; una tettoia a pianta irregolare chiusa per tre lati; una tettoia a pianta irregolare destinata a stalla; due baracche; un viale sterrato di oltre 100 mt; un viale interno in parte pavimentato lungo circa 160 metri; 3 varchi di accesso (di cui uno pedonale e due carrabili); un manufatto prefabbricato, destinato ad abitazione; due cabine in legno destinate a servizi igienici; una muratura di contenimento di terrapieno; una serie di buche profonde circa 60 cm, destinate verosimilmente a consentire la collocazione dei pali della illuminazione; uno sbancamento, con riporto di terreno, dell'intera area di circa 1000 mq mediante il taglio della scarpata, il riporto e il livellamento sul terrazzamento.

I reati per i quali si procede sono quelli di lottizzazione abusiva materiale e di opere edilizie realizzate in zona sottoposta a vincoli paesaggistici e idrogeologici, in assenza del parere della Soprintendenza e dell'autorizzazione del Genio civile. Dalle indagini è emerso che sino al 2007 l'area sequestrata era del tutto priva di qualsiasi costruzione e che, nel corso del tempo, la stessa è stata trasformata, anche mediante la realizzazione di opere di urbanizzazione, quali strade, viali e varchi d'accesso, in un'area antropizzata, in tal modo snaturandone le caratteristiche naturali di particolare bellezza.

Gli accertamenti espletati, suffragati da una consulenza tecnica disposta dalla Procura di Torre Annunziata hanno evidenziato che le opere sottoposte a sequestro sarebbero state realizzate, in parte, in assenza di qualsiasi titolo abilitativo, in parte, sulla scorta di un titolo inidoneo (Scia in luogo del permesso di costruire) e, in parte, sulla scorta di una concessione edilizia in sanatoria, che consentiva la sola realizzazione di opere di completamento funzionale del manufatto principale, illegittima, in quanto avente ad oggetto un immobile realizzato dopo il 2007, anziché entro il 31.12.1993, come dichiarato nella relativa istanza di condono edilizio.

L'intero territorio del Comune di Massa Lubrense è stato dichiarato di notevole interesse pubblico ed è assoggettato ai vincoli di cui al D.Lgs. 42/2004. Il compendio immobiliare oggetto di sequestro si trova in un'area compresa, ai sensi del Put dell'Area Sorrentino-Amalfitana, recepito dal Prg del Comune di Massa Lubrense, nella Zona Territoriale "1a" - Tutela dell'ambiente naturale - I grado, in cui è prevista l'inedificabilità, sia privata che pubblica, ed è vietata ogni trasformazione del suolo (sbancamento, muri di sostegno, riporti), essendo consentiti esclusivamente interventi di restauro del paesaggio, nonché sottoposta a vincolo idrogeologico e ricompresa nei siti della rete "Natura 2000" - Direttiva Habitat (Direttiva 92/43/CEE), precisamente nelle Zone Speciali di Conservazione (ZSC). 

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