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casalnuovo
19 Ottobre 2024 - 09:14
CASALNUOVO. Ben 400 persone del Parco Erika senz'acqua da tre giorni. Tra i condomini anche bambini e disabili, l’amministratore: «Vogliamo regolarizzare». Sembra surreale, eppure capita anche questo nel 2024, ovvero 400 persone non possono lavarsi né bere da tre giorni per un debito di 880mila euro che il condominio ha contratto negli anni con la Gori, che gestisce il servizio idrico sul territorio.
Se da un lato c’è una società che legittimamente persegue ogni strada per ottenere il dovuto, dall’altro si assiste al dramma che coinvolge centinaia di persone del Parco Erika di Casalnuovo, in via Bellini, composto da 110 appartamenti dislocati nelle 5 scale che compongono il complesso immobiliare. Attualmente tanti bambini, disabili e nuclei familiari in difficoltà stanno vivendo una situazione drammatica: da tre giorni sono senz'acqua.
«Il condominio ha un debito nei confronti della Gori di 880mila euro, il gestore del servizio idrico ha fatto regolarmente avvisi, messe in mora ed il tutto è arrivato in Tribunale - afferma il dottor Giacomo Coppola (nel riquadro), titolare dello Studio Coppola Srls che amministra il Parco Erika - La Gori ha ottenuto dal giudice un decreto ingiuntivo che essendo esecutivo obbliga il condominio a pagare. Ci è stata fatta una proposta di accordo che non potevamo accettare e dopo un preavviso, circa 15 giorni fa, la società ha staccato l’acqua».
Oggi nel Parco Erika vi è un solo contatore per tutte e 5 le scale, i condomini vogliono regolarizzare ma pretendono una contrattualizzazione personale. La Gori ha avanzato uno stralcio del debito, invece di 880mila euro ne ha chiesti 500 mila. Intanto il dottor Coppola ha richiesto a più riprese di trovare un accordo per regolarizzare il tutto. In pratica se i condomini pagano non vogliono più un unico contatore di condominio con i relativi sottolettori.
La situazione è ingarbugliata e si è protratta negli anni, inizialmente il rapporto con la società lo aveva un unico ente “Condominio Parco Erica”, oggi ci sono cinque condomini diversi, uno per ogni scala del Parco. «I condomini vogliono regolarizzarsi ma chiedono dei contatori singoli afferma il dottor Giacomo Coppola accettano lo stralcio della Gori che invece di 880mila euro chiede “solo” 500 mila euro ma non possono accollarsi la solidarietà all’interno della scala chiesta dal gestore idrico. In soldoni vogliamo che il debito sia diviso equamente tra i vari condomini con una suddivisione pro capite, dilazionato con gli interessi legali».
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