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20 Ottobre 2024 - 18:36
Le Vele di Scampia
NAPOLI. "Sulle Vele tutte le istituzioni, senza distinguere alcuno, si stanno impegnando al massimo per risolvere uno scandalo in cui la concezione urbanistica io penso sia stata sbagliata, ma la responsabilità dello Stato, in tutte le sue articolazioni, è stata enorme perché alla fine è diventato un fenomeno da circo, ma nessuno si è mai preoccupato della gente che lì viveva e che soffriva in un posto assolutamente incivile all'interno di una città che è la terza d'Italia. Non ci possiamo permettere queste situazioni né a Napoli né in qualsiasi altro posto del Paese".
Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intervenuto a 'In mezz'ora' su Rai3. "Il problema delle Vele - ha aggiunto - è un classico problema italiano, è un problema di degrado, di sofferenza, di marginalità che non si è risolto per 40 anni e si è sempre alimentato perché attorno alle Vele si è costruito consenso politico, c'è stata un'economia che è vissuta attorno all'emergenza delle Vele e poi c'è stata - ha ricordato - anche la criminalità, perché non dobbiamo dimenticare che le Vele sono state il centro di uno dei clan più potenti, ormai distrutto, della camorra, che aveva nelle Vele una base". Il sindaco ha sottolineato, pertanto, l'impegno dell'amministrazione ad affrontare questo problema che "va risolto e non rinviato".
E sulle famiglie sgombrate per il crollo e che attendono una sistemazione, manfredi precisa: "Ci sono pochissimi casi di persone che non hanno ancora trovato casa perché tutti hanno un contributo all'affitto. Esiste un tema legato a delle difficoltà di alcune famiglie a trovare una casa in affitto, ma noi seguiamo tutti i nuclei familiari e li stiamo supportando con case pubbliche, con la Curia e con una serie di istituzioni anche private".
Il sindaco ha ricordato che è in corso il progetto Re-Start Scampia che prevede l'abbattimento delle Vele e la realizzazione di nuovi alloggi. "Abbiamo fatto un censimento e abbiamo un piano di reinsediamento delle persone e quindi - ha sottolineato - tutte le persone che hanno diritto, avranno la casa e in questa fase transitoria con il sostegno del Governo abbiamo provveduto a un sostegno economico per cui le famiglie che rientrano nel piano di reinsediamento hanno un contributo di autonoma sistemazione per trovare una casa alternativa per questi due anni, che è il tempo per completare la realizzazione degli immobili sostitutivi, demolire le due Vele e garantire una prospettiva per non parlare ancora di Vele tra 20 anni come lo si è fatto negli ultimi 40". Rispetto al cronoprogramma, Manfredi ha ricordato che i fondi utilizzati sono del Pnrr e dunque "per il 2026 devono essere completati i primi 250 appartamenti".
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