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Camorra
22 Ottobre 2024 - 08:28
Nei riquadri gli arrestati Giovanni Frullo, nipote del boss Gennaro Mazzarella “’o pazzo”, Vincenzo Quintiliano e Farid Cinquegrana
NAPOLI. A capo del gruppetto di sequestratori c’era Giovanni Frullo, nipote del boss Gennaro Mazzarella. Insieme con Farid Cinquegrana (ritenuto legato in particolare ad Alberto Mazzarella), Vincenzo Quintiliano e Mohamed Bourial sarebbe l’autore di un clamoroso rapimento la sera del 5 ottobre scorso sul corso Arnaldi Luci.
La vittima è un faccendiere di Pozzuoli che con il cognato si recò a un appuntamento trappola, trovando ad aspettarlo i quattro indagati, imbufaliti perché aveva venduto al cittadino marocchino il classico “paco”: mattonelle al posto di telefoni cellulari destinati al mercato africano. Ma proprio grazie alle dichiarazioni del parente del sequestrato e alle telefonate arrivate ai familiari con richiesta di 10mila euro a titolo di risarcimento, con foto su whatsapp del sequestrato con il volto tumefatto e sanguinante, la polizia ha risolto brillantemente il caso.
Prima è finito in manette l’extracomunitario, sorpreso a fare da carceriere in un appartamento delle Case Nuove. Poi su ordinanza di custodia è toccato ai tre napoletani. A tutti il gip ha contestato l’aggravante mafiosa. Il provvedimento cautelare compendia gli esiti delle indagini, coordinate dalla Dda e condotte dai poliziotti della sezione “Omicidi” della Squadra mobile della questura di Napoli (dirigente Giovanni Leuci, vice questore Luigi Vissicchio) in relazione al sequestro di persona a scopo di estorsione di sabato 5 ottobre scorso e conclusosi dopo circa trenta ore a tarda sera del successivo 6 ottobre.
Gli investigatori si erano messi in azione dopo aver saputo del rapimento dal testimone e dai familiari nonché della compravendita di cellulari con il marocchino non andata a buon fine. Ne è scaturita una complessa attività investigativa che è terminata, senza soluzione di continuità, nella serata di domenica 6 ottobre quando, grazie all’ausilio di investigatori del Servizio centrale operativo (Sco) e all’utilizzo di strumentazioni tecniche all’avanguardia, la vittima è stata rintracciata all’interno di un’abitazione del quartiere Mercato.
Oltre a lui, in precarie condizioni di salute, c’era uno degli aguzzini: Mohamed Bourial, arrestato in flagranza di reato. Le successive attività d’indagine svolte dalal polizia hanno permesso di acquisire gravi elementi indiziari a carico degli altri 3 indagati che, durante il sequestro di persona, avrebbero sottoposto il prigioniero, per circa 4 ore a un violento pestaggio rompendogli alcune piastrelle in testa a mò di sfregio, provocandogli bruciature sugli arti e sulle orecchie con una sigaretta e spezzandogli alcuni denti.
Tutti e 4 gli indagati comunque, devono essere ritenuti estranei ai fatti narrati fino a prova contraria. Giovanni Frullo, che per sottrarsi al provvedimento cautelare si era rifugiato nella località di Vietri sul Mare (Salerno), è nipote da parte di madre del ras Gennaro Mazzarella “’o pazzo”. Personaggio noto è anche Farid Cinquegrana, finito nell’inchiesta sullo scontro a colpi di bombe e pistole nel quartiere Mercato con i Minichini.
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