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La decisione
22 Ottobre 2024 - 08:31
Il parco Verde di Caivano
NAPOLI. I nuovi atti di indagine potevano essere assorbiti già nella precedente inchiesta e per il presunto narcos della mala di Caivano arriva un inatteso colpo di scena. Ieri mattina la decima sezione del tribunale del Riesame di Napoli ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere da cui a inizio mese era stato colpito, insieme ad altri 49 persone, Antonio Casalino.
La difesa del 66enne, rappresentata dall’avvocato Giuseppe De Gregorio, ha rilevato che gli elementi indiziari contestati nell’ultimo provvedimento - Casalino era già stato arrestato a marzo 2023 - erano da tempo noti alla pubblica accusa, trattandosi tra l’altro di episodi risalenti al 2019 e cristallizzati tramite una serie di intercettazioni.
Il Riesame, condividendo l’impostazione difensiva, e rilevando una possibile violazione del divieto di “contestazione a catena”, ha quindi annullato del tutto il provvedimento cautelare a carico di Casalino. Il presunto narcos del clan Gall-Angelino resta attualmente detenuto in quanto condannato in primo grado con il rito abbreviato a 6 anni e 8 mesi di reclusione. Resta adesso da capire come si regoleranno i giudici della Libertà con gli altri indagati.
Gli arrestati nel blitz di inizio mese sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio di droga, aggravati dalla finalità di agevolare il clan Angelino-Gallo, egemone a Caivano e nei territori limitrofi. L’associazione si sarebbe occupata dell’approvvigionamento all’ingrosso di vari tipi di droga ed avrebbe fissato i tempi, i luoghi, le modalità di trasporto, custodia e vendita degli stupefacenti per il rifornimento, in via quasi esclusiva, delle piazze di spaccio di Caivano e del Parco Verde.
In particolare, Massimo Gallo, di cui Antonio Casalino sarebbero stato uno dei principali fornitori, ed Antonio Angelino avrebbero ottenuto il controllo delle attività illecite dopo la maxi operazione che aveva portato all’arresto dei fratelli Nicola e Gennaro Sautto e di Domenico Ciccarelli, storici capi dell’omonimo clan Sautto-Ciccarelli. Gallo, infatti, avrebbe dato vita a una nuova organizzazione che si sarebbe alleata con Angelino in modo da gestire in monopolio sia il traffico di droga sia le estorsioni. Sarebbe stato così ricostruito il funzionamento di oltre 25 piazze di spaccio, attive su tutta Caivano.
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