Cerca

Il dibattito

«Autonomia, rischio diseguaglianze»

La Uil: «È necessario andare al referendum per evitare ricadute sul Sud»

«Autonomia, rischio diseguaglianze»

L’iniziativa della Uil sull’autonomia differenziata

NAPOLI. «La possibilità di dialogo con il Governo sull’autonomia differenziata mi sembra ridotta al lumicino». Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, al convegno organizzato dal sindacato a Napoli sul tema della legge Calderoli e dell’agroalimentare.

«C’è il rischio di un aumento delle diseguaglianze. Le condizioni di lavoro, la sicurezza e l’applicazione dei contratti sono questioni che avrebbero una ricaduta molto pesante se fossero differenziate per territorio. Ecco perché noi riteniamo necessario andare al referendum» aggiunge.

Sulla questione sicurezza, il leader sindacale aggiunge: «I morti aumentano a dimostrazione del fatto che le scelte che sono state fatte dal Governo non aiutano a diminuire queste tragedie. Dobbiamo aumentare la formazione, la prevenzione e le ispezioni, ma soprattutto intervenire sul nodo principale, legato al massimo ribasso e ai subappalti a cascata».

Capitolo manovra: «Stiamo aspettando di discuterne con il Governo che, però, in questo momento sembra più attento alle aziende che a chi rappresenta i lavoratori». E sullo scontro tra Governo e magistrati in tema di migranti, Bombardieri è chiaro: «Uno scontro fra poteri istituzionali dello Stato è sempre una fatto molto pericolosa per la democrazia. Penso che ognuno debba fare un passo indietro e garantire a questo Paese un sano dialogo fra poteri che devono dialogare e non litigare».

Dal canto proprio, il segretario generale della Uil Napoli e Campania, Giovanni Sgambati, ribadisce che «l’autonomia di per sé se non è ancorata a un’idea di Paese rischia di essere una fuga che non aiuta nessuno, ma indebolisce il Paese. Con questa legge, le conseguenze non si avranno solo sui contratti, ma anche sulla sicurezza sul lavoro:si immagini cosa succederà quando ogni regione deciderà di avere autonomia su un tema così importante».

Infine: « Pensiamo anche a settori come la sanità, la scuola. E cosa accadrà, invece, per le politiche energetiche? Come potremmo essere competitivi con un’Italia spaccata in tanti stati e staterelli? Noi come Uil immaginiamo un Paese diverso, che guardi alle persone e soprattutto a quelle più fragili. Questo è lo scopo di un grande sindacato confederale».

Ed Emilio Saggese, segretario generale regionale dell’Unione italiana dei lavori agroalimentari, ricorda che «gli effetti dell’autonomia sull’agricoltura del Sud e della Campania sarebbero devastanti, sia per il commercio con l’estero della filiera agroalimentare che per la rottura del fronte della contrattazione nazionale, che metterebbe in grande difficoltà soprattutto le regioni del Sud».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori