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Il processo

Spaccio in carcere, pm all’attacco

Rischio stangata per gli esponenti dei clan di mezza Napoli, invocate pene per oltre 300 anni di reclusione

Spaccio in carcere, pm all’attacco

Nei riquadri gli imputati Giovanni Baratto, Cristian Esposito, Lucio Musella, Maria Matilde Nappi, Nico Grimaldi e Ciro Contini

NAPOLI. Spaccio di stupefacenti e telefonini nel carcere di Secondigliano, rischio stangata per i narcos detenuti e i loro complici. A rischiare grosso saranno gli esponenti di mezza camorra napoletana, dalla mala di Miano a quella dell’Arenaccia, da quella di Bagnoli a quella del centro storico, finendo a Casoria.

Il processo di primo grado scaturito dalla retata di marzo scorso si sta celebrando con la formula del rito abbreviato e ieri mattina è entrato nel vivo con la requisitoria del pubblico ministero (l’inchiesta è stata condotta dai pm della Dda Arlomede, Rossi e Sepe), che invocato trenta condanne, per un ammontare di oltre tre secoli di reclusione.

Queste nel dettaglio le richieste di pena avanzate dalla procura: Matteo Balzano, 12 anni; Giovanni Baratto, 20 anni; Gennaro Pasquale Barone, 9 anni; Salvatore Basile, 3 anni; Nicolas Brunetti, 20 anni; Roberta Cascone, 12 anni; Antonio Castiello, 12 anni; Salvatore Celentano, 20 anni; Giorgio Ciriello, 12 anni; Ciro Contini, 12 anni; Vincenza De Rosa, 2 anni; Cristian Esposito, 12 anni; Giuseppe Francavilla, 6 anni; Manuel Giuliano, 3 anni; Nico Grimaldi, 12 anni; Vincenzo Grimaldi, 3 anni; Alessandro Iuliano, 9 anni; Oreste Manzi, 3 anni; Lucio Musella, 20 anni; Maria Matilde Nappi, 12 anni; Antonio Peschechera, 2 anni; Rita Pitirollo, 12 anni; Eduardo Franco Romano, 2 anni; Nicola Sautto, 2 anni; Vincenzo Scognamiglio, 20 anni; Domenico Scotto, 6 anni; Antonio Gianpaolo Talletti, 9 anni; Santo Tessitore, 12 anni; Giovanna Viciglione, 12 anni; e Maria Vitale, 9 anni.

Toccherà nelle prossime udienze al collegio difensivo (avvocati Roberto Saccomanno, Giuseppe Perfetto, Domenico Dello Iacono, Leopoldo Perone, Rocco Maria Spina e Dario Carmine Procentese) provare ad aprire una breccia in un quadro indiziario rivelatosi, almeno fin qui, a dir poco granitico. Il gup dovrebbe emettere la sentenza per il prossimo 17 dicembre. La droga entrava in vari modi, soprattutto all’interno di capi d’abbigliamento pesanti, dietro compenso agli uomini dello Stato infedeli: tra i 200 ai 400 euro per ogni carico.

Con una serie di incroci investigativi, in particolare attraverso l’ascolto di conversazioni telefoniche della moglie di un pregiudicato in carcere, è emerso anche il coinvolgimento di quattro appartenenti al corpo della polizia penitenziaria che, dietro compenso, avrebbero favorito l’introduzione di droga in carcere, ma anche di telefoni cellulari. Sono stati coinvolti nel provvedimento anche numerosi esponenti di organizzazioni camorristiche partenopee. Come Eduardo Fabricino del gruppo Abbinante; Angelo Marasco, Salvatore Scotti e Giuseppe Mazziotti dei Vigilia; Salvatore Ottaiano dei Fusco di Cercola; Ciro Quindici dei Mazzarella; Antonio Autore dei De Micco; Salvatore Basile dei Puccinelli; Antonio Napoletano e Raffaele Riccio dei Sibillo; Pasquale e Alfredo junior Vigilia; Cristian Monaco di Soccavo; Pasquale Nasti dei Del Prete; e Ciro Contini.

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