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il virus di stagione

A Napoli arriva l’australiana e mette tutti a letto

Per i medici di famiglia le vaccinazioni procedono a rilento, ma ci sono categorie che devono stare attente

A Napoli arriva l’australiana e mette tutti a letto

NAPOLI. A Napoli si iniziano a registrare i primi casi di influenza stagionale, un segnale che i virus sono già in circolazione, anche se con un'intensità ancora bassa. Quest'anno gli esperti prevedono una predominanza dei virus di tipo A, in particolare dell'Ah3n2, noto come il ceppo "australiano". Ma, come sottolineato dalla Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), la campagna vaccinale procede a rilento.

Nella stagione influenzale precedente, le sindromi simil-influenzali hanno colpito quasi 15 milioni di persone in Italia, secondo i dati della sorveglianza RespiVirNet dell'Istituto superiore di sanità. L'influenza è generalmente una malattia lieve e la maggior parte delle persone guarisce rapidamente, ma può comportare «gravi complicazioni per chi appartiene alle categorie a rischio», ha ricordato Mario Esente, medico di medicina generale. «La campagna vaccinale stagionale mira ad aumentare l'adesione soprattutto tra anziani, donne incinte, bambini piccoli e persone con patologie croniche, tutte categorie che hanno maggiori probabilità di sviluppare una malattia grave se dovessero essere infettati».

Quattro misure per limitare il contagio: oltre alla vaccinazione, Esente ricorda altre quattro misure fondamentali per limitare il contagio. Questi accorgimenti, ampiamente utilizzati durante la pandemia di Covid-19 ma oggi spesso trascurati, sono: «Indossare una mascherina se si hanno sintomi per proteggere le persone più fragili, lavare frequentemente le mani, coprire bocca e naso quando si starnutisce o si tossisce e restare a casa se si è malati». «Le vaccinazioni antinfluenzali sono iniziate a Napoli ma procedono a rilento», ha riferito Silvestro Scotti, segretario generale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg).

I casi per ora, ha aggiunto Scotti, «sono segnalati soprattutto al Nord. Ancora al Sud il caldo ha rallentato la diffusione del virus ma la bassa pressione interesserà nei prossimi giorni le regioni meridionali, quindi ci aspettiamo un aumento dei casi anche qui». Il picco dei contagi, che dipenderà dal meteo, è atteso dopo Natale, ma è consigliabile iniziare a vaccinarsi sin da ora, «perché la circolazione inizia a diventare sostenuta con i primi freddi e il vaccino impiega di norma un paio di settimane per diventare protettivo», ha riferito Scotti. Inoltre, «soprattutto agli anziani è consigliato effettuare la somministrazione insieme al vaccino contro il Covid-19». La vaccinazione è gratuita per gli over 60, le donne in gravidanza e nel post-partum, i bambini tra 6 mesi e 6 anni e per chi è affetto da malattie croniche. Ma anche per le persone ricoverate nelle Rsa e i familiari di soggetti ad alto rischio di complicanze. «Tutti però possono vaccinarsi e dovrebbero farlo», ha concluso Scotti.

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