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Verso il ponte di Ognissanti

Turisti divisi fra mare e cultura

Il clima ci sta dando una mano e le prenotazioni volano. File alla cappella Sansevero

Turisti divisi fra mare e cultura

Turisti in fila per visitare Cappella Sansevero

NAPOLI. Turisti ovunque in questo fine settimana come una prova generale del week end di Ognissanti che vedrà presenza imponentissime a Napoli e in Campania. Le previsioni meteo ci danno una grande mano. Sole e temprature quasi estive fino a lunedì 4 novembre tanto è vero che ieri in molti hanno scelto di fare la vacanza al mare affollando spiagge libere e lidi.

Ma c’è anche chi ha preferito la cultura con visite guidate nei musei e al centro storico dove si è vista una lunghissima fila per poter accedere alla cappella di Sansevero per poter ammirare il Cristo Velato, il Pescatore nella rete e ovviamente le mummie con l’apparato venoso reso intatto da una sostanza che il principe avrebbe iniettato agli schiavi. Napoli insomma riesce ad offrire un ventaglio di proposte che la tiene nella top ten delle città più visitate da italiani e stranieri.

«La tradizione non è solo una questione di ricette, è l'anima della nostra città» ha detto infatti Annamaria Chirico, proprietaria dell'omonima azienda napoletana di grano cotto, che interviene sul dibattito in corso circa la direzione da dare all'offerta turistica, in un momento in cui Napoli sta vivendo una trasformazione inarrestabile, con l'esplosione del turismo negli ultimi anni e le sue strade sempre piene di visitatori da ogni parte del mondo, vogliosi di conoscere la cultura e le bellezze che queste strade possono offrire.

«L'aumento del turismo - osserva la Chirico - ha certamente rappresentato una svolta per l'economia locale, ma non senza conseguenze. Gli spazi che un tempo ospitavano botteghe artigiane, librerie e negozi che hanno fatto la storia, oggi lasciano il posto a strutture pensate per i turisti».

Un esempio emblematico è la recente chiusura di uno storico negozio di vinili, che dopo 40 anni ha dovuto abbassare la serranda per sempre. Una perdita che si aggiunge alle molteplici chiusure avvenute negli ultimi anni. Il centro storico, un tempo cuore pulsante della vita cittadina, si sta dunque lentamente trasformando in una vetrina per turisti, spesso a scapito delle necessità e delle tradizioni dei napoletani stessi.

Le continue chiusure di attività storiche, come negozi e botteghe artigiane, sono quindi il segnale di un cambiamento che in molti vedono come una minaccia all'identità della città. In questo quadro le botteghe alimentari che parlano di "tradizione culinaria" sembrano essere un'eccezione, attirando frotte di turisti curiosi di assaporare i sapori autentici della cucina napoletana. Ma anche in questo settore, la pressione del turismo sta facendo sentire il suo peso.

«Il nostro cibo è la voce della nostra cultura-, dice Annamaria Chirico. -Ma se iniziamo a concentrarci troppo sulle esigenze dei turisti, rischiamo di perdere il legame con chi siamo veramente. Il turismo - aggiunge - può aprirci a nuove prospettive e possibilità, ma abbiamo una grande responsabilità: raccontare agli altri il cuore e lo spirito della nostra terra. E come possiamo farlo se perdiamo noi stessi e le nostre radici?» conclude la Chirico.

Un dilemma che in questi giorni sta tenendo decisamente banco anche fra gli amministratori i quali hanno già pensato di aumetare la tassa di soggiorno per poter mettere in att politiche di tutela proprio dell’identità napoletana e campana, motrice del turismo. L’annuncio dell’assessore al Bilancio Baretta durante un consiglio comunale. Per il ponte di Ognissanti dunque siamo su cifre da capogiro con prenotazioni, senza volersi sbilanciare troppo, all’80% della possibilità ricettiva.

«Anche perchè c’è stato un seppur leggero ridimensionamento dei prezzi - ha detto Costanza Oveddio. tour operator - In estate c’è stata una flessione dovuta ai rincari esagerati, adesso pare che i listini si siano calmirati, anche quelli di aerei e treni che se prenotato con anticipo possono offrire delle belle sorprese a chi vuole viaggiare».

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