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Gli sparano alla testa, paura a Chiaiano

Sicari affiancano un’auto e sparano: ferito il ventenne Simone Pietrocini

Gli sparano alla testa, paura a Chiaiano

NAPOLI. Le notti napoletane continuano a tingersi di giallo e rosso sangue. A pochi giorni di distanza dal tragico omicidio di un ragazzino di appena 15 anni, Emanuele Tufano, trucidato con un colpo di pistola alla schiana a due passi dal Rettifilo, un nuovo raid è stato registrato in città. Stavolta i sicari non hanno agito nel cuore del centro storico, bensì nella periferia nord, precisamente nel quartiere Chiaiano. È qui infatti che un ragazzo di soli vent’anni, Simone Giacinto Pietrocini, è stato centrato da un colpo di pistola alla nuca in condizioni ancora tutte da chiarire.

La vittima, medicata al pronto soccorso dell’ospedale Cto, se l’è per fortuna cavata con una prognosi di dieci giorni e le immediate dimissioni. L’episodio ha però suscitato non poche preoccupazioni negli ambienti investigativi. Le indagini sul caso sono adesso condotte dai poliziotti del commissariato Arenella, intervenuti intorno alle due di domenica notte al pronto soccorso dell’ospedale Cto, dove pochi minuti prima era arrivato autonomamente il ventenne Pietrocini. Nonostante l’ogiva conficcata nella nuca, il giovane è comunque riuscito a cavarsela senza gravi conseguenze.

Interrogato nell’immediatezza dei fatti, Pietrocini ha però fornito una ricostruzione piuttosto vaga dell’accaduto. A suo dire, il ferimento sarebbe avvenuto a Chiaiano, ma non ha saputo indicare la strada in cui è stato esploso il colpo di pistola. Quanto alla dinamica, il giovane si sarebbe trovato in auto in compagnia di tre amici, quando all’improvviso la comitiva sarebbe stata affiancata da due uomini in sella a uno scooter di grossa cilindrata: entrambi avrebbero avuto i volti completamente travisati dai caschi. Sta di fatto che, senza profferire parola, il passeggero avrebbe estratto l’arma e fatto fuoco, centrando alla nuca il ventenne che a quel punto si è diretto verso il Cto.

Il ragazzo non ha quindi fornito indicazioni degne di nota circa il movente. Gli investigatori della Polstato stanno adesso vagliando la veridicità del racconto fornito da Simone Giacino Pietrocini e sembrano al momento avere più di qualche riserva. Il ventenne, nonostante la giovanissima età, è infatti un volto più che noto agli archivi delle forze dell’ordine. Pietronini in passato è infatti già finito sotto indagini per rapina, estorsione, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale. Un curriculum criminale di un certo spessore, che starebbe spingendo gli inquirenti a valutare anche la pista del regolamento di conti.

L’agguato, infatti, potrebbe essere maturato negli ambienti della criminalità della periferia nord di Napoli, dove le organizzazioni malavitose, nonostante le innumerevoli retate degli ultimi anni, continuano a mostrare ancora una certa effervescenza. Un aiuto potrebbe arrivare forse nei prossimi giorni dall’analisi delle telecamere di videosorveglianza della zona. La polizia dovrà però cercare di individuare prima la scena del crimine: impresa al momento piuttosto ardua, vista la reticenza mostrata fin qui da Pietrocini.

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