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Il clan D'Ausilio alle corde: è guerra per la successione

Il clan D'Ausilio alle corde: è guerra per la successione

Dopo l'arresto di “’o chiatto", la cosca adesso è senza leader carismatici. Si fanno avanti le nuove leve, ma non hanno la forza di contrastare gli attacchi

di Bruno Pavone

NAPOLI. È adesso? Adesso si sta ad aspettare e per gli investigatori ad ascoltare. Dopo l’arresto di Luca Bilotti ci potrebbero essere dei radicali cambiamenti nella zona Occidentale della città. Innanzitutto dal punto di vista strategico. Potrebbe tornare, purtroppo, la stagione della violenza. Perché? Perché ogni volta che le forze dell’ordine, questa volta i carabinieri, mettono a segno un colpo importante con l’arresto di un latitante, succede che  se non c’è un successore già stabilito in precedenza, si cerca il suo sostituto e tutti corrono affinché possano prendere il proprio posto. È successo in ogni quartiere della città. Non dimentichiamoci che dopo i clamorosi arresti a Forcella e ai Decumani degli anni passati, nuove generazioni hanno creato cosche violente che sono state ribattezzate “paranze”. Quelle dei “bambini”, a Forcella, e quella dei “ribelli” legata ai Mazzarella. 

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