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Malanapoli
29 Ottobre 2024 - 08:42
Le indagini sul ferimento di ieri pomeriggio sono condotte dalla polizia; nel riquadro la vittima Rosario Maglione, 37 anni
NAPOLI. Agguato con giallo, le strade di Soccavo tornano a tingersi di rosso sangue. Dopo qualche mese di tregua apparente, l’ultimo raid si è consumato alle sedici di ieri in via Pigna, dove un commando di sicari in moto ha affiancato e sparato all’indirizzo del 37enne Rosario Maglione, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, centrato da un colpo di pistola alla gamba sinistra.
Arrivato autonomamente al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo, Maglione è stato medicato e dimesso qualche ora dopo con una prognosi di quindici giorni. Le indagini sul caso sono adesso condotte dalla polizia di Stato, che sta vagliando la fornita dalla vittima nell’immediatezza dei fatti.
Pur non escludendo al momento alcuna pista, gli investigatori temono che l’agguato possa essere maturato nell’ambito di un regolamento di conti tra i clan di Soccavo e del rione Traiano. Il 37enne non ha alle spalle precedenti per associazione mafiosa, ma in passato si è fatto “notare” per i reati di rapina, estorsione e ricettazione.
Maglione avrebbe inoltre diverse conoscenze negli ambienti del gruppo Vigilia, egemone a Soccavo nella zona via Vicinale Palazziello. La vittima stessa, interrogata mentre era ancora al pronto soccorso, non ha fornito indicazioni degne di nota sull’agguato. Maglione si è infatti limitato a sostenere, rispondendo alle domande dei poliziotti delle volanti dei commissariati Bagnoli e San Paolo, che mentre in sella al proprio scooter stava percorrendo via Pigna, due uomini in moto e con i volti travisati l’hanno affiancato, dopo di che avrebbero aperto il fuoco senza profferire parola.
Un aiuto in tal senso potrebbe comunque arrivare a breve dalle telecamere di videosorveglianza presenti intorno alla zona del ferimento. Già durante l’estate scorsa a Soccavo e al rione Traiano sono state registrate alcune sparatorie dai contorni e dai responsabili non ancora chiariti. Quanto al clan Vigilia, la cosca è sotto attacco da quando a novembre scorso si è pentito il rampollo Gaetano Vigilia.
I primi effetti si sono avuti già a tre giorni dalla clamorosa notizia pubblicata dal nostro giornale, con l’esplosione di due ordigni rudimentali nel quartier generale del gruppo. Bombe che hanno danneggiato altrettante abitazioni, al primo e al secondo piano di via Vicinale Palazziello 37. La classica intimidazione secondo gli investigatori anticamorra, anche se i proprietari degli appartamenti colpiti non hanno quel cognome.
Circostanza che diffonde ancora di più la paura nella zona. Erano le 4 e 30 quand’è scattato l’allarme in via Palazziello e sul posto sono accorsi, insieme ai pompieri primi ad arrivare, i poliziotti del commissariato San Paolo con i colleghi della squadra mobile della Questura e dell’Ufficio prevenzione generale. La deflagrazione è stata violenta, hanno raccontato le persone del luogo, ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Le piste battute dagli inquirenti restano ancora oggi due: una porterebbe al clan Grimaldi-Scognamillo, l’altra ai Sorianiello.
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