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Agguato fallito a Scampia, colpito un cane

Terrore in cupa Perillo, per l’animale non c’è stato nulla fare. Investigatori sulle tracce dell’obiettivo

Agguato fallito a Scampia, colpito un cane

NAPOLI. Agguato fallito in cupa Perillo a Scampia nella tarda serata di martedì, quando da una motocicletta è stato esploso un colpo di pistola che ha centrato un cane uccidendolo. Per gli investigatori l’obiettivo non era l’animale, ma presumibilmente un uomo riuscito a schivare il colpo. La particolarità dell’episodio, che lo rende ancora più misterioso, è che a terra c’era un solo bossolo. Così, non si esclude come seconda ipotesi che a sparare sia stato un balordo che voleva provare un’arma e ha mirato a casaccio.

Dell’episodio si stanno occupando i poliziotti del commissariato Scampia, giunti sul posto insieme ai colleghi dell’Ufficio prevenzione generale. La Scientifica ha compiuto i rilievi e saranno analizzate le immagini delle telecamere pubbliche, poche, e private alla ricerca di qualsiasi indizio che contribuisca a fare chiarezza. Non ci sono stati feriti né danni a cose. Continuano le indagini sull’ultima stesa ai Quartieri Spagnoli, contro la palazzina in cui abita un 53enne già noto alle forze dell’ordine e senza legami con clan di camorra, ma che si è concluso con il danneggiamento anche dell’esterno di un “basso” abitato da una donna incensurata.

È successo lo scorso 10 ottobre in vico Cariati, nella parte alta dei Quartieri e la sparatoria sarebbe collegabile alle tensioni in corso tra un gruppo di aderenti al clan Mazzarella e un altro composto prettamente da storici residenti nel quartiere. Tant’è vero che non è esclusa l’ipotesi di una scorribanda armata di malavitosi che hanno sparato a casaccio. In questo caso, e la polizia lo sta accertando, non sarebbe stato il 59enne il bersaglio come invece potrebbe sembrare fermandosi alla dinamica dell’evento.

Era l’una circa quando è scattato l’allarme in vico Cariati, ai confini con il corso Vittorio Emanuele. “Correte, stanno sparando”, hanno detto alcuni residenti in zona agli operatori del 113. Così, sul posto sono accorsi i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale della questura che hanno compiuto i primi accertamenti per poi passare il caso ai colleghi della Squadra mobile della questura. 

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