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Il raid

Stazione Vanvitelli, vandali in azione

Asportate le tessere del mosaico che sono state poi abbandonate sulla banchina

Stazione Vanvitelli, vandali in azione

Nuova notte di follia e violenza ai danni dell’Anm. Il mosaico all’interno della stazione dell’arte Vanvitelli, sulla linea 1 della metropolitana dell’Anm, ristrutturato da poco, ha subito l’asportazione di diverse tessere, probabilmente vandalizzate con un corpo contundente, che sono state lasciate sulla banchina e raccolte dagli operatori che hanno poi segnalato il danno. Una episodio inquietante, vista la vandalizzazione che è stata messa in atto e per la quale adesso si cercherà di individuare i colpevoli anche attraverso la visione delle telecamere a circuito chiuso. Una episodio che fa il paio con quello verificatosi a Capua, dove il casotto dell’Air Campania in cui si vendono anche titoli di viaggio è stato vandalizzato violentemente con il computer che è stato portato via. Anche il vicino locale con le toilette per il personale è stato distrutto, apparentemente con dei mattoni rinvenuti sul posto, che hanno anche spaccato gli elementi di ceramica.

LA DENUNCIA DEL SINDACATO USB. «È impossibile andare avanti in questo modo - afferma Adolfo Vallini del coordinamento regionale Usb Lavoro Privato - siamo di fronte ad attidi una violenza enorme, gratuita e mirata, nei riguardi del servizio di trasporto pubblico locale e dei suoi dipendenti». Secondo il sindacalista «questi fenomeni incontrollati, che questa volta, per fortuna, non hanno visto coinvolti gli operatori, non trovano opposizione alcuna da parte delle istituzioni, capaci solo di fare proclami, ma senza investire realmente in prevenzione e maggior controllo del territorio, aumentando le insufficienti risorse a oggi disponibili tese a garantire la sicurezza dell’esercizio, ma anche nell’ordine pubblico a bordo dei mezzi del trasporto pubblico locale e nelle stazioni ferroviarie». Infine: «Speriamo che le telecamere a circuito chiuso, in entrambi i casi, riescano a risalire ai colpevoli, che, come sta capitando sempre più di frequente nelle ultime cronache quotidiane, sono gruppi di minorenni senza scrupoli, che spesso risultano anche armati».

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