Tutte le novità
L'emergenza giovanile
10 Novembre 2024 - 08:00
Il 19enne Santo Romano, ucciso a San Sebastiano al Vesuvio
NAPOLI. Una lunga scia di sangue giovane e perciò ancora più inquietante. Prima Francesco Pio Maimone, poi Giovanbattista Cutolo, infine Arcangelo Correra. Un anno e mezzo di tragedie provocato dal fenomeno della violenza giovanile, sempre più acuto se si pensa che negli ultimi 18 giorni sono verificati ben 3 episodi.
Tra Napoli e provincia con altrettanti ragazzi uccisi: di 15, 19 e 18 anni. Sullo sfondo, guerre tra baby gang e litigi per motivi banali. Emanuele Tufano aveva solo 15 anni quando è stato ammazzato, la notte del 24 ottobre. Una sparatoria, nel cuore di Napoli, con 20 colpi esplosi e a terra un ragazzino colpito alle spalle mentre scappava in motorino. Poi, è stato il turno a San Sebastiano al Vesuvio di un 19enne, Santo Romano, ucciso da chi ha solo 17 anni per una scarpa calpestata.
Ieri ancora spari: Arcangelo Correra è stato ucciso a 18 anni mentre stava arrivando l'alba, nel centro storico di Napoli, con un colpo alla testa non si sa esploso perché e da chi, forse per un tragico gioco con la pistola. Dunque, non si ferma nel Napoletano la mattanza che vede protagonisti, tra vittime e assassini, ragazzi sempre più giovani. La notte in cui ha perso la vita Emanuele sarebbe entrato in azione un folto gruppo di giovani e giovanissimi armati provenienti dal rione Sanità che dopo avere “sconfinato”, hanno aperto il fuoco contro un gruppetto più risicato di rivali di piazza Mercato, che hanno risposto sparando. Al momento sono due gli indagati, anche questi molto giovani, un 15enne e un 17enne.
A San Sebastiano al Vesuvio, invece, Santo è stato colpito al petto: una lite per una scarpa, forse poi un’aggressione. Quel che è certo è che un 17enne ha confessato ed è caccia ai complici. Ancora in fase di ricostruzione completa, invece, la fine di Arcangelo Correra, morto per un colpo alla testa e non si esclude che sia partito dalla pistola di un suo amico, per errore, mentre la maneggiava. Il 18enne è morto poco dopo in ospedale.
Andando non molto indietro nel tempo, sempre in città, altri due ragazzi hanno perso la vita. Era la notte del 20 marzo 2023 quando davanti agli Chalet di Mergellina scoppiò una rissa, per una scarpa calpestata. Ci fu una lite, degli spari e l’aspirante pizzaiolo Francesco Pio Maimone estraneo a qualsiasi logica criminale fu ucciso per sbaglio a soli 18 anni. Pochi giorni fa l’assassino ha chiesto scusa: «Forse meglio il silenzio», ha commentato la sorella della vittima.
Aveva invece 19 anni Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista freddato con tre colpi di pistola in piazza Municipio il 31 agosto 2023. Amava la musica, suonava il corno e si era formato nell'Orchestra Scarlatti Young, Giogiò. Quella mattina, anche quella volta poco prima dell'alba, fu ucciso per aver difeso un amico al quale un ragazzo dei Quartieri Spagnoli con fare da bullo aveva versato della maionese in testa. Lo scorso 6 ottobre l'omicida del musicista, 17enne, ha incassato uno sconto di pena e così potrebbe tornare in libertà tra 14 anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo