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Regione Campania

Pronto soccorso, allarme di De Luca

«In Italia si ragiona a 24 ore e noi non abbiamo risorse per assumere personale»

Pronto soccorso, allarme di De Luca

Il governatore Vincenzo De Luca

NAPOLI. «Abbiamo una situazione della sanità campana difficile, siamo arrivati al fatto che non riusciamo a organizzare i turni di pronto soccorso». A dirlo, nel corso del congresso ortopedici ospedalieri campani a Napoli, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

«Siamo in una situazione complessa e con risorse clamorosamente al di sotto delle necessità perché in Italia si ragiona a 24 ore. Quando ci si dice prevediamo risorse per i prossimi tre anni sappiamo che si ragiona per l’anno prossimo quando avremo 900 milioni euro e ci troveremo con i rinnovi contrattuali da mettere in campo e l’impossibilità di assumere personale sopratutto per l’area dell’emergenza» dice il numero uno di Palazzo Santa Lucia.

«Si rischia la desertificazione dei pronto soccorso se non si garantiscono sicurezza del lavoro, una retribuzione adeguata e una misura migliorativa del sistema pensionistico» aggiunge.

«In Campania stiamo lavorando superare un ultimo scoglio, dopo che da anni abbiamo un bilancio sanitario in attivo: dobbiamo risolvere il problema della mobilità passiva per gli interventi di protesi al ginocchio e per l’obesità. L’idea è quella di destinare in un ospedale seisette sale operatorie per questo, togliendo così alibi a qualche nostro concittadino che lavora in altre parti d’Italia e poi viene anche qui».

Intanto, il consigliere regionale Gennaro Cinque, del gruppo Moderati e Riformisti, che già aveva votato con la maggioranza per il terzo mandato, annuncia di aver ritirato la firma dalla mozione di sfiducia nei confronti del governatore De Luca, presentata dai consiglieri del centrodestra.

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