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la vertenza
11 Novembre 2024 - 13:10
NAPOLI. “E’ arrivato il momento di dire basta a questa vicenda che si trascina da tempo senza una soluzione, ma con conseguenze pesantissime, perché con la paralisi attuale e il blocco di fatto delle attività dell’ente pagano soprattutto i dipendenti e i servizi che non vengono erogati”.
Luigi D’Emilio, segretario generale della Cisl Funzione Pubblica dell’area metropolitana di Napoli, interviene sulla stasi in cui versa di fatto la Camera di Commercio, e lancia pesanti accuse.
“Registriamo – dice il leader della categoria – un atteggiamento vessatorio ed irresponsabile nei confronti del personale che crea disagi e difficoltà agli addetti. La guerra in atto tra le varie associazioni di categoria ha trasformato la struttura in cordate, ognuna delle quali cerca di tirare i lavoratori dalla propria parte, in nome del potenziamento di pseudo appartenenze che minano alle fondamenta la nobile missione economica e sociale affidata alla struttura. Così non si va da nessuna parte!”
Il Testo Unico di riordino delle CCIAA e le successive norme emanate statuiscono che si tratta di “enti autonomi di diritto pubblico che svolgono, nell'ambito della circoscrizione territoriale di competenza, funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese curandone lo sviluppo nell'ambito delle economie locali.”
“Si tratta – aggiunge D’Emilio – di obiettivi importanti, che possono e devono concorrere in maniera strutturale alla crescita della città e del suo territorio provinciale. Per raggiungerli serve un governo, in grado di valorizzare al meglio le rilevanti risorse professionali esistenti, e non l’avvilente logica del <colore della maglietta> con la quale favorire uno anziché l’altro. Bisogna procedere subito e restituire alla Camera di Commercio il diritto all’ordinarietà, potenziando gli organici a partire dalla stabilizzazione dei precari, prima che diventi troppo tardi”.
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