Tutte le novità
Il ministro
12 Novembre 2024 - 12:43
Il ministro Nello Musumeci
«È stata una opportuna occasione di incontro per presentare un programma che è articolato come sapete e che impegna quasi mezzo miliardo di euro, messi a disposizione dal governo per adeguare e quindi mettere in sicurezza le infrastrutture pubbliche, non soltanto quelle viarie, ma anche le caserme, gli edifici scolastici, le infrastrutture portuali. Si tratta della prima massiccia operazione di prevenzione strutturale compiuta in Italia. Voglio augurarmi che questo possa costituire un primo esempio, un laboratorio se volete, per guardare anche ad altri territori altrettanto fragili».
È quanto detto dal ministro della Protezione Civile e per le Politiche del Mare, Nello Musumeci, a margine della riunione tenutasi questa mattina nella sede della Protezione civile di Pozzuoli (Napoli) per la presentazione del primo programma di interventi per la riqualificazione sismica degli edifici pubblici, elaborato dal Commissario straordinario per l'attuazione degli interventi pubblici nell'area dei Campi Flegrei, Fulvio Maria Soccodato.
«C'è un clima di assoluta collaborazione e reciproco rispetto istituzionale, come giusto che sia. I tempi del commissario straordinario, dell'ingegnere Soccodato, che il governo ha scelto proprio per la sua nota concretezza, per il suo pragmatismo, per la sua competenza professionale, i tempi dovrebbero non andare oltre i 36 mesi», ha spiegato ancora il ministro.
«Si tratta di continuare a lavorare sugli obiettivi che sono stati selezionati dal commissario e dalla sua struttura ma d'intesa con la Regione Campania e con i Comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli. Abbiamo coinvolto anche l'amministrazione dell'Aeronautica Militare, l'amministrazione della giustizia per le infrastrutture di loro pertinenza ricadenti in questo territorio» ha concluso.
«PRESIDENTI DI REGIONE NON CHIEDONO PIU' POTERI, SICUREZZA RESTA ALLO STATO»
«I presidenti di Regioni hanno già per il 50% di competenza sulla Protezione civile. Non è vero che ne chiedono di più». Così Musumeci a proposito dell'incontro tenutosi ieri a Roma con alcuni presidenti di Regione del centrodestra sui poteri da super commissario straordinario regionale della Protezione Civile a loro accordati, in caso di emergenze, come previsto nel testo sull'autonomia differenziata. Secondo alcune ricostruzioni, Musumeci vorrebbe che una parte dei poteri rimanesse in carico allo Stato.
«Proprio ieri abbiamo avuto un bellissimo incontro a Roma con i presidenti di Regione e con le autonomie locali per rendere concreto il principio dell'autonomia differenziata a cominciare dalla protezione civile. Per Roma sarebbe un grande risultato se si potesse collaborare con maggiore capacità di assorbire nuove competenze e questo credo che sia l'obiettivo finale. È chiaro che la sicurezza del territorio, la sicurezza delle persone in maniera assoluta rimane nelle mani dello Stato», ha concluso sul tema Musumeci.
FONDI AGLI SGOMBERATI
«È un tema che stiamo seguendo giorno dopo giorno. In Italia, se non ci fosse certa burocrazia saremmo nel paese più bello del mondo. Purtroppo non sempre è così, ma già le risorse per consentire a chi ha avuto la casa inagibile di intervenire sul proprio immobile, le risorse sono già legge come sapete quindi per fortuna almeno su questo fronte non dobbiamo cercare nuove risorse». È quanto detto dal ministro a proposito dei fondi ancora non arrivati ai 1500 sgomberati dell'area rossa ai Campi Flegrei per la riqualificazione delle abitazioni inagibili.
«Stiamo lavorando con il Mef e con la Ragioneria generale perché queste estenuanti attesa delle procedure possano risolversi nel più breve tempo possibile. Nel frattempo con i sindaci interessati stiamo verificando quali procedure attuare da un punto di vista logistico e organizzativo, perché i tempi da impiegare possono essere quelli più brevi possibili. Non dimentichiamo che comunque le famiglie ricevono il contributo di autonoma assistenza e quindi alleviamo i disagi che speriamo non debbano più riproporsi in questo territorio», ha concluso Musumeci.
CI SONO 2000 EDIFICI VULNERABILI IN ZONA ROSSA
«Ci sono circa 2000 edifici ritenuti particolarmente vulnerabili nella cosiddetta zona rossa. Quello è un tema che affronteremo non appena avremo risolto il problema delle famiglie costrette a lasciare le proprie case». È il dato fornito dal ministro.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo