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Il rapporto
13 Novembre 2024 - 16:34
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca
«Quello della Campania è un modello che dovremmo replicare in tutte le altre Regioni del Paese, a partire da quelle del Sud». Parola di Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, che ha presentato oggi a Palazzo Santa Lucia, con il governatore Vincenzo De Luca, i dati sulle rinnovabili.
Legambiente definisce la Campania «virtuosa», come evidenziano i numeri contenuti nel rapporto annuale Comuni Rinnovabili: nel 2023 si registra (rispetto al 2022) un +9% sulla potenza installata e un +11% sulla produzione di energia. Ancora: +36% del numero di impianti fotovoltaici, +21% di potenza fotovoltaica e, riguardo invece alla produzione, +21% per quella eolica e +38% per quella idroelettrica. La Campania è a quota 3,77 GW di potenza installata, con una produzione di 6,69 TWh. Installati circa 300 MW nel 2023.
«Questa - dice Ciafani - è una Regione dove gli uffici fanno le valutazioni di impatto ambientale e rilasciano le autorizzazioni, correggendo, laddove necessario, gli impianti nei tempi previsti della legge. Quando c'è da bocciare i progetti li bocciano, quando c'è da correggere i progetti, come spesso succede, vengono corretti. Le altre Regioni del Sud, invece, fanno un ostracismo silenzioso, strisciante, continuano ad accatastare le richieste di nuovi impianti negli uffici regionali, non le vagliano. Passano gli anni e, a volte, magari si trovano ad autorizzare progetti di dieci anni prima con la tecnologia di dieci anni prima, che non esiste più. In Campania questo errore non si fa ed è una cosa molto importante, che raccontiamo con grande forza, perché è il modo con cui, invece di alzare muri contro la transizione energetica, si governa un processo che è inevitabile, che non dobbiamo lasciare agli altri e che può anche garantire nuovi posti di lavoro».
Parla di «modello campano» anche la presidente regionale di Legambiente, Mariateresa Imparato: «Sulla transizione energetica - afferma - non possiamo che fare un plauso alla Regione, un modello virtuoso di come va fatta questa transizione nel rispetto delle comunità locali, nel confronto con gli enti e, perché no, nel chiedere alle aziende di sistemare dei progetti che non rispondono alle necessità del territorio. I dati presentati oggi dimostrano gli importanti passi avanti: oggi la Campania può giocare un ruolo politico fondamentale in difesa delle rinnovabili sul piano nazionale».
«Siamo passati dall'immagine di una regione sommersa da montagne di rifiuti a quella di una regione che si presenta come un modello per le politiche ambientali». Lo afferma il governatore della Campania Vincenzo De Luca commentando i dati sulle rinnovabili. «Siamo soddisfatti - dice De Luca - perché Legambiente verifica sulla base dei fatti, non della propaganda, che è stato fatto davvero un lavoro immenso nella nostra Regione, che si colloca veramente all'avanguardia: possiamo dire che non c'è nessuna Regione d'Italia che ha fatto tanto per l'ambiente».
«Abbiamo un programma molto concreto che riguarda il ciclo dei rifiuti, 11 impianti di compostaggio per la lavorazione dell'umido che sono in corso di realizzazione, le politiche idriche, siamo l'unica Regione che ha un piano per l'autonomia idrica per i prossimi decenni, la produzione di energia rinnovabile, per quanto riguarda l'eolico produciamo in Campania il 52% dell'energia nazionale», afferma De Luca, evidenziando: «Noi intendiamo proseguire su questa linea. È una sfida di civiltà, ma anche una sfida per creare nuovo lavoro e lasciare alle generazioni future un mondo nel quale poter vivere».
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