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Il caso
14 Novembre 2024 - 08:25
Davide Neres
NAPOLI. Lo avevano seguito in hotel, di rientro da una partita al “Maradona”, e gli avevano portato via un orologio da oltre 100mila euro. I carabinieri del Nucleo Investigativo hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli nei confronti di tre indagati per concorso in rapina pluriaggravata.
Lo scorso primo settembre la violenta rapina ai danni del brasiliano David Neres, per sottrargli un orologio di marca. I rapinatori hanno raggiunto il minivan sul quale viaggiava il calciatore, al termine di una partita di calcio, e durante il tragitto di rientro in un albergo del capoluogo campano, mentre il minivan era bloccato nel traffico, hanno infranto il vetro del finestrino posteriore, facendosi consegnare, sotto la minaccia di un'arma, l'orologio, per poi darsi alla fuga.
Una azione premeditata, come mostra anche un filmato ripreso da telecamere di video sorveglianza. Una telecamera dello stadio Maradona inquadra tre persone seguire il van di Neres, due in scooter seguono il van Uno degli indagati, al termine dell'azione, si era liberato delle scarpe per evitare di essere riconosciuto.
I 3 rapinatori intercettati mentre gioiscono per il colpo "ci devono dare 120mila euro". I tre indagati sono ritenuti vicini al clan Iadonisi del rione Lauro di Fuorigrotta, alle spalle dello stadio.
Le indagini dei carabinieri hanno permesso di ricostruire tutto il percorso, dall'uscita dello stadio fino al luogo della rapina, e ancora ciò che è accaduto nei giorni successivi. In carcere sono finiti Gianluca Cuomo, Giuseppe Vitale e Giuseppe Vecchione, rispettivamente di 30, 24 e 34 anni. Grazie all'acquisizione di alcuni filmati, i carabinieri hanno ricostruito l'uscita di Neres a bordo del van mentre lascia lo stadio poco dopo la mezzanotte. Una persona in sella a uno scooter, armato di pistola, segue il minivan e compie la rapina, rompendo il finestrino in una strettoia.
La svolta nelle indagini è arrivata quasi subito, perché l'auto che recupera i rapinatori è intercettata e ritenuta utilizzata da un affiliato al clan Iadonisi. Il papà di uno dei 3 indagati va a prendere con la Fiat Panda ''intercettata''. L'uomo, non indagato, è un netturbino. Qualcuno si occupa di fare sparire vestiti, caschi e scarpe gettandoli direttamente in un compattatore e, arrivati a casa, vengono ripresi mentre escono dall'auto solo con i calzini ai piedi.
Secondo la ricostruzione, i tre avrebbero pianificato il colpo nel giorno della firma del calciatore, quando Neres indossava il costoso orologio. Nel corso delle indagini sono stati intercettati i commenti "è Tiffany & Co., ci siamo sistemati" e ancora "ci devono dare almeno 120mila euro".
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