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L'ultimo saluto

Diciottenne ucciso ai Tribunali, folla ai funerali: «Basta violenza»

L’appello di Don Battaglia: «Basta con la morte, ce lo chiede Arcangelo»

Diciottenne ucciso ai Tribunali, folla ai funerali: «Basta violenza»

Una folla di parenti, amici e comuni cittadini si è radunata nella Chiesa di Santa Caterina a Formiello per l’ultimo saluto ad Arcangelo Correra. Con un lunghissimo applauso e lancio di palloncini bianchi verso il cielo, in tanti hanno salutato il diciottenne all’ uscita, al termine della liturgia della parola. A celebrare le esequie è stato l’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia (concelebrante il parroco Carmine Amore) che ha voluto i ragazzi, gli amici di Arcangelo davanti all’ altare, proprio vicino alla bara «per poterli guardare dritto negli occhi». «Se davvero sono vere le nostre lacrime, non possiamo fingere perché altrimenti Arcangelo non merita la nostra attenzione. Non possiamo essere ipocriti, altrimenti stiamo facendo di nuovo morire Arcangelo. Se non siamo qui per gridare con tutto il cuore e con tutte le nostre forze basta a questa violenza, non faremo nulla per Arcangelo. Non faremo nulla!», ha detto Battaglia in un passaggio del discorso accolto da applausi. «È Arcangelo che lo sta chiedendo. Basta con la morte dei ragazzi! Basta con ogni logica di violenza! Non possiamo fingere, ragazzi. E allora capite, tutto questo dipende anche da voi e da tutti noi». «Ve lo chiedo con tutto il cuore: non abbiate paura di avere paura e abbiate il coraggio di avere coraggio perché le cose possono cambiare. Ma dovete anche voi avere il coraggio di mettervi in gioco nel nome della verità, nel nome, se siete credenti, del Vangelo, nel nome della vostra coscienza. Non mi stancherò mai di ripeterlo: non date mai a nessuno in appalto la vostra coscienza ma difendete sempre la vostra libertà e dignità. Questo è il modo vero e autentico che abbiamo per onorare Arcangelo». All’ esterno della chiesa su un maxi-schermo sono state proiettate immagini con messaggi e pensieri di amici e parenti. Una pioggia di coriandoli e decine di palloncini bianchi che si alzano verso il cielo, insieme con le lettere A e C, le iniziali di Arcangelo Correra. Così è stata accompagnata l’uscita del feretro del 18enne ucciso all’alba di sabato scorso in piazzetta Sedil Capuano, a due passi da via dei Tribunali, dopo i funerali concelebrati dall’arcivescovo Domenico Battaglia. Il silenzio delle tantissime persone presenti all’interno e all’esterno della chiesa di Santa Caterina a Formiello si è sciolto in un lungo applauso al passaggio della bara bianca. Su un maxischermo allestito accanto all’ingresso della chiesa vengono proiettati dei video con i saluti degli amici ad “Arcà”, come lo chiamavano loro affettuosamente. Sul feretro sono stati sistemati dei fiori azzurri, una foto del ragazzo e una maglia del Napoli. Proseguono intanto le indagini della Squadra mobile per accertare l’esatta dinamica di quella drammatica notta. Come evidenziato anche dal gip al termine dell’udienza di convalida del fermo di Renato Caiafa, la confessione resa da quest’ultimo presenterebbe diverse zone d’ombra, su tutte l’esatta provenienza della pistola che ha poi ucciso Arcangelo Correra.

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