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Il comitato per l'ordine pubblico
15 Novembre 2024 - 08:47
«Sono stati stanziati 3 milioni di euro per potenziare il sistema di videosorveglianza e anche il quartiere Barra sarà coperto da telecamere». Lo ha detto il prefetto di Napoli,.Michele di Bari, a margine del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, che si è tenuto nel plesso scolastico Salvemini dell'istituto comprensivo "Scialoja Cortese Rodinò" in via Mastellone, quartiere Barra. «È un segnale importante» secondo il prefetto aver portato il vertice sulla sicurezza in una scuola della periferia est di Napoli perché dimostra che «le istituzioni sono accanto ai cittadini». Dopo il Comitato con esponenti del mondo delle forze dell'ordine e l'assessore De Iesu, la riunione è stata aperta a esponenti dell'imprenditoria che operano sul territorio, associazioni e scuole. Oltre all'imprenditore Gianni Forte, c'erano Luca Granisso di Tea Tek (che ha rilevato il sito ex Whirlpool), Cesare Morano di Maestri di strada e Guido Bourelly per l'Unione industriali «'È necessario creare una sinergia tra imprese e scuole del territorio per creare speranza, per formare professionalità, per dare ai giovani di Napoli est la possibilità di acquisire competenze da spendere o nelle realtà produttive della nostra città o anche altrove», ha detto l'imprenditore Gianni Forte, che lo scorso anno organizzò una marcia per portare l'attenzione sul quartiere. «'Operazioni come “alto impatto” vanno bene, ma poi finiscono. Non possiamo pensare di combattere la criminalità solo con la repressione, è inutile - ha insistito Forte -. Bisogna educare i bambini, aiutare le famiglie a crescerli. Purtroppo è difficile, ma bisogna lavorare su questo fronte anche con l'aiuto di un forte investimento». Forte, a tal proposito, è tornato a sottolineare l'importanza di un ''decreto come per Caivano''. '«Io dico che qui c'è bisogno di un 'decreto Barra” cioè per Napoli est, ossia Barra, San Giovanni e Ponticelli. Ma non parlo di un 'decreto' come un complesso di leggi, ma come complesso di investimenti e sviluppo del territorio - ha spiegato Forte -. Di questo modello ne bisogno soprattutto per Barra, perché qui viviamo in un degrado assoluto. Qua c'è il nulla, non abbiamo più neanche una piazza. Qui a Barra si alimentano solo giovani leve criminali, questo quartiere è diventato una palestra a cielo aperto di criminalità e da qui poi questi giovani vanno ad occupare i luoghi della movida e nei casi più sfortunati strappano vite».
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