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La tragedia di Ercolano

Sara, Aurora e Samuel nell’elenco delle morti bianche in un’azienda tutta in nero

I tre ragazzi stavano confezionando ordigno denominato cobra. L’esplosione anche per un telefonino

Sara, Aurora e Samuel nell’elenco delle morti bianche in un’azienda tutta in nero

Le giovani vittime della tragedia di Ercolano

ERCOLANO. È stata straziante la reazione dei familiari di Sara e Aurora Esposito, a veder portare via i resti delle due sorelle gemelle di soli 26 anni dilaniate nella deflagrazione del deposito di esplosivo che ha tolto la vita anche al 18enne Samuel Tofciu. Stavano confezionando un ordigno denominato cobra.

I cadaveri delle ragazze sono stati ricomposti solo nella giornata di ieri, al termine di ricerche durate tutta la notte. Erano entrambe residenti a Marigliano, una delle due era mamma di una bimba di 4 anni. La tragedia lunedì pomeriggio in Contrada Patacca a Ercolano. Quel deposito-fabbrica di fuochi d’artificio era privo di autorizzazione. Come per Samuel, anche i corpi di Sara e Aurora sono stati trasferiti al secondo Policlinico di Napoli dove, nei prossimi giorni, si terrà l’autopsia.

Samuel era papà di una bimba di 4 mesi. Il suo corpo era stato sbalzato a una trentina di metri di distanza dal luogo dell’esplosione. La procura di Napoli ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto e si procede per detenzione illegale di materiale esplodente, disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Al momento, al vaglio degli inquirenti vi è la posizione di un 38enne a cui sarebbe riconducibile l’immobile, chce al Comune risulta come abitazione civile. È sconvolgente che la struttura risulti formalmente intestata alla figlia 13enne dell’uomo.

L’indagato si è presentato spontaneamente negli uffici della tenenza dei carabinieri di Ercolano dove è stato identificato e dove si è proceduto all’elezione di domicilio; l’uomo non ha rilasciato dichiarazioni. I carabinieri che stanno indagando su quanto accaduto in via Patacca, intorno alle tre, dovranno capire se sia stato il 38enne a trasformare l’immobile in deposito-fabbrica o se invece l’immobile fosse nella materiale disponibilità di qualche affittuario.

Le indagini sono coordinate dal pm Stella Castaldo della sezione “Lavoro e colpe professionali” che fa capo al procuratore aggiunto Simona Di Monte. La procura dovrà adesso fissare l’autopsia sui corpi delle tre vittime, passaggio necessario per consentire poi alle famiglie delle vittime di organizzare i funerali.

Samuel aveva una compagna di 17 anni e una bimba di appena quattro mesi. Aurora Esposito lascia una figlia di quattro anni. Quali le cause dell’esplosione?  Su questo si interrogano gli investigatori. Una domanda alla quale risponde il luogotenente Gaetano Savarese, artificiere dell'Arma dei carabinieri da 31 anni. «Basta un attimo». spiega.

«In un ambiente come quello - dice l’artificiere - nel quale la polvere da sparo, sottilissima, aleggia nell'aria, anche un cellulare che si surriscalda può innescare la deflagrazione. Chi maneggiava la polvere da sparo era sicuramente inesperto: esistono delle norme da rispettare rigorosamente altrimenti la vita propria e quelli degli altri è a rischio, e lì sicuramente quelle regole non erano rispettate».

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