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Malanapoli
20 Novembre 2024 - 08:56
Nella foto le due attività commerciali danneggiate dal raid della scorsa notte; nel riquadro il momento subito successivo allo scoppio
NAPOLI. Il Natale è quasi dietro l’angolo e gli aguzzini di Napoli Est tornano ad alzare il tiro con un attentato spaventoso, ma per fortuna dagli esiti non fatali. L’esplosione di una grossa bomba carta è avvenuta poco dopo la mezzanotte di martedì a Barra. I carabinieri sono intervenuti in via Figurelle, all’altezza del civico 33: la deflagrazione ha danneggiato pesantemente le vetrine del bar tabacchi “Figurelle” e del panificio “Il forno dei sapori”.
Danni ingenti anche a due auto parcheggiate a pochi metri di distanza dal luogo dello scoppio. Indagini in corso da parte dei carabinieri della compagnia di Poggioreale, che non escludono al momento alcuna pista. Quella principale conduce però al momento a una doppia intimidazione finalizzata alla riscossione del racket. Proprio nella giornata di lunedì c’era stata in zona la manifestazione territoriale contro la criminalità.
«Le indagini sono ancora in corso ma non ci vuole una veggente per capire la gravità della situazione e le dinamiche criminali in cui vanno contestualizzati tali episodi», commenta il deputato di alleanza Francesco Emilio Borrelli, che aggiunge: «La periferia orientale di Napoli da anni è sotto assedio dei clan che a suon di stese, pistolettate e bombe si contendono il territorio e che con le stesse armi tengono sotto scacco cittadini e commercianti.
La presenza massiccia dello stato si rende indispensabile così come l‘opera, già in atto, dello smantellamento dei cartelli criminali. Dopodiché dovrà essere ripristinato il concetto di legalità che dovrà essere impresso in maniera indelebile. Proprio nella giornata di lunedì c’era stata una manifestazione territoriale contro la criminalità, organizzata dalla municipalità. La risposta non si è fatta attendere». Purtroppo.
Le indagini sul caso intanto sono già partite e i carabinieri, oltre a interrogare i titolari delle due attività, hanno già acquisito le immagini registrate dalle telecamere della zona. Proprio da quei frame potrebbero arrivare a breve gli elementi utili all’identificazione del commando. Quanto alla “firma” sul raid, i sospetti si stanno al momento concentrando sul clan Aprea, egemone nel quartiere nonostante i tanti arresti eccellenti subiti negli anni, ma con ancora diversi esponenti di spicco a piede libero.
L’ultima fibrillazione degna di nota in zona risaliva a inizio ottobre scorso. Poco prima delle 19 gli agenti del commissariato Ponticelli e del commissariato San Giovanni-Barra erano intervenuti al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare per la segnalazione di una persona ferita a colpi d’arma da fuoco agli arti inferiori.
Nel mirino era finito Antonio Ciscognetti, 33enne di Barra, colpito alle gambe ma non è in pericolo di vita. La vittima era il genero del boss Angelo Cuccaro, figura di spicco del clan omonimo egemone sul territorio di Barra. Le indagini del raid sono state poi affidate ai poliziotti della Squadra mobile, che stanno adesso lavorando anche per risalire ai responsabili. Il ferimento era avvenuto in via Bruno Buozzi.
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