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Camorra

Nuova spallata al clan Mallardo, disarticolata la paranza di Micillo

Arrestati il ras e tre fedelissimi, ma 14 indagati rimangono a piede libe

Nuova spallata al clan Mallardo, disarticolata la paranza di Micillo

L’indagine è stata condotta dai carabinieri sotto il coordinamento della Dda di Napoli; nel riquadro il ras Biagio Micillo, 68 anni

Anche l’ultimo assetto dei Mallardo di Giugliano, potente clan fondatore e componente dell’Alleanza di Secondigliano, è stato passato ai raggi x dai carabinieri e dalla procura antimafia. Con un’indagine che ha messo nel mirino 18 presunti malavitosi dell’area a nord di Napoli, i cui risultati sono condensati in un’ordinanza di arresto per quattro di loro mentre in 14 restano a piede libero. Per quanto concerne questi ultimi, per 10 indagati il gip ha ritenuto che sono stati superati i termini massima di custodia cautelare; per gli altri quattro, secondo il giudice, per le indagini preliminari non sussistevano gravi indizi a loro carico. Tutti naturalmente devono essere ritenuti innocenti fino all’eventuale condanna definitiva e a difenderli, tra gli altri, saranno gli avvocati Luigi Poziello, Leopoldo Perone e Michele Giametta. Il provvedimento restrittivo emesso ed eseguito ieri ha riguardato Biagio Micillo, quale referente; Domenico Chiariello, Giulio Maisto e Antonio Miraglia quali partecipi. Il giudice ha invece respinto la richiesta di misura cautelare, per mancanza dei gravi indizi indispensabili, per Ciro Agalbato, Nicola Arena, Carmine Palumbo e Francesco Cesaro. Ugualmente rigettata la custodia cautelare, ma per un’altra motivazione, avanzata per Davide Barbato; Domenico Di Nardo, Michele Di Nardo, Carmine Maione, Antonio Mallardo, Gennaro Maraniello, Giuseppe Mele, Angelo Pirozzi, Antonio Russo e Biagio Vallefuoco. Per questi ultimi il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto che siano scaduti i termini massimi di fase per la custodia cautelare. Sono stati i carabinieri della compagnia di Giugliano in Campania hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di Biagio Micillo, Domenico Chiariello, Giulio Maisto e Antonio Miraglia. indiziate del reato di partecipazione all’associazione per delinquere di tipo camorristico denominata clan Mallardo, operante nel territorio di Giugliano in Campania. In particolare, uno degli indagati, precisamente Micillo, avrebbe avuto il ruolo di referente dell’organizzazione criminale, con poteri direttivi e decisionali circa le strategie da adottare; un altro indagato avrebbe agito quale persona di fiducia di uno dei reggenti del clan, con il compito di organizzare incontri e riunioni; gli altri due con compiti esecutivi delle attività illecite da eseguire. Le indagini sul clan Mallardo hanno ricevuto nuova linfa dalle intercettazioni ambientali acquisite grazie a una microspia piazzata in un’autovettura all’indomani della scarcerazione di Michele Di Nardo, avvenuta il 12 ottobre 2021, e nei luoghi di incontro degli esponenti del gruppo malavitoso con base a Giugliano: nel cortile di un palazzo e in un parcheggio a Varcaturo. All’inchiesta hanno contribuito con le loro dichiarazioni i collaboratori di giustizia Filippo Caracallo, Giuliano Pirozzi, Francesco Poziello e Raffaele Liberti.

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