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Malanapoli
22 Novembre 2024 - 08:42
NAPOLI. Stava tornando a casa a piedi quando dietro di lui si sono materializzati due giovani in scooter. Uno impugnava un coltellino, con il quale ha minacciato il 17enne intimandogli di consegnare cellulare, orologi e soldi. Ma la vittima non aveva alcuna intenzione di accettare e ha reagito, ingaggiando una colluttazione con il malvivente con l’arma da taglio in mano. Un gesto coraggioso che è servito a evitare la rapina, ma non il ferimento del minorenne preso di mira.
Fortunatamente il taglio alla gamba, riscontrato dai medici dell’ospedale dei Pellegrini, non era profondo e così il ragazzo è tornato presto a casa. Il grave episodio, l’ennesimo che vede coinvolti giovani di minori età, è avvenuto poco prima della mezzanotte di mercoledì a Capodimonte. Il 17enne, residente nel rione Sanità, era da solo quand’è stato aggredito. I due malviventi sullo scooter probabilmente giravano per Napoli a caccia di prede facili e ritenevano erroneamente che il colpo al ragazzo, di media altezza e corporatura, fosse facile.
Così, non soltanto la rapina è fallita ma ora rischiano di finire in carcere o quantomeno sotto processo per una serie di reati. Della vicenda si stanno occupando i poliziotti della Squadra mobile della questura con i colleghi del commissariato San Carlo Arena. Investigatori esperti che ben conoscono il territorio e avrebbero indirizzato le indagini verso gli ambienti di microcriminalità del rione Sanità.
Si stanno anche vagliando le immagini della videosorveglianza pubblica e di telecamere private, ma gli autori della tentata rapina indossavano i caschi e quindi sviluppi immediati difficilmente arriveranno. È possibile che si tratti anch’essi di minorenni. A Napoli da più di un anno il fenomeno della violenza minorile tende a crescere costantemente, nonostante l’impegno delle forze dell’ordine e le indagini che il più delle volte fanno luce sugli eventi assicurando i colpevoli alla giustizia.
Addirittura sembra diventato normale uscire di casa armati durante la movida con la scusa della difesa personale mentre diverso è il caso di chi gira così per la città in caccia di persone da rapinare. Comunque, la situazione è preoccupante, come dimostra anche il numero di riunioni in prefettura del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. L’elenco di ragazzini vittime di violenze è lungo e comprende anche giovanissimi già inseriti in organizzazioni camorristiche, entrati in giri più grandi di loro. Ma spesso si tratta di innocenti che si sono trovati nel posto sbagliato per pura sfortuna, come Francesco Maimone e Santo Romano.
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