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Il caso
22 Novembre 2024 - 12:35
iIl sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro
«Ribadisco che non voglio dare tregua alla mafia, alla camorra, alla criminalità organizzata, non voglio fare respirare la criminalità organizzata. Dietro quei vetri ci sono mafiosi al 41bis. Fratelli d'Italia non vuole lasciare tregua ai mafiosi». A ribadirlo è il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, che è tornato sulle frasi pronunciate alla presentazione di una nuova auto per il trasporto di detenuti al regime del 41 bis e di alta sicurezza, a margine del convegno organizzato a Napoli dall'Uspp (Unione sindacati di polizia penitenziaria) su "Carcere e criminalità 4.0". «Sono fiero di aver dato uno strumento di sicurezza» che elimini eventuali «faglie per provare evasioni o che mettano in pericolo la polizia penitenziaria» ha aggiunto il sottosegretario.
«7.500 ASSUNZIONI IN POLIZIA PENITENZIARIA PER EMERGENZA»
Contro l'emergenza carceri in Italia «il programma del Governo è fare 7500 assunzioni, dopo anni di abbandono della polizia penitenziaria» che ha comportato «l'attuale fragilità» del sistema penitenziario, perché «il primo garante dei detenuti è l'agente» che li sorveglia. A dirlo è il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, a margine del convegno organizzato a Napoli dall'Uspp (Unione sindacati di polizia penitenziaria) su "Carcere e criminalità 4.0".
La seconda risposta del Governo per Delmastro «è rappresentata dagli oltre 250 milioni stanziati per l'edilizia carceraria, per recuperare 7mila dei 10mila posti e che servirà effettivamente a contrastare il sovraffollamento delle carceri, che rende disumano scontare una pena in Italia. La risposta degli svuotacarceri negli ultimi 50 anni non ha funzionato, è evidente che serve un piano di edilizia».
Sull'emergenza suicidi «abbiamo un piano di prevenzione suicidiaria, ma serve recuperare posti detentivi e garantire umanità della pena» secondo il sottosegretario.
Sull'altra emergenza droga e cellulari, «stiamo verificando tecnologie per schermare le carceri. Non riteniamo tollerabile che si utilizzino cellulari per comunicare con l'esterno e - ha concluso Andrea Delmastro - per lanciare video su Tiktok che sfidano la polizia penitenziaria e il senso giustizia degli italiani, mentre negli istituti minorili ripropongono logiche e grammatiche camorristiche».
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