Flash mob degli studenti de L'Orientale, stop intesa con la Nato

“L'Università L'Orientale ci vuole soldati!". Questo lo striscione firmato dal Collettivo autorganizzato di Napoli che ha accompagnato una protesta di studenti e studentesse davanti alla sede di Palazzo Giusso, che nella giornata di ieri è stata occupata per sostenere la causa palestinese. Uno degli attivisti ha indossato una maschera del rettore de L'Orientale, Roberto Tottoli, intento a stringere la mano a uno studente in abiti militari.

«È il comandante di divisione Angelo Michele Ristuccia, che ha partecipato nel 2013 alle operazioni militari in Iraq e che ora è a capo della divisione Vittorio Veneto e della costituenda Nato Multinational Division South», spiegano gli studenti. A terra dei corpi distesi simbolicamente sul pavimento, coperti da teli bianchi, a simboleggiare «le tante vittime dei conflitti armati, supportati dall'Alleanza Atlantica», evidenziano.

«Stamattina abbiamo semplicemente messo in scena ciò che verosimilmente avviene dietro le porte degli uffici della governance dell'università L'Orientale: il rettore Roberto Tottoli che stringe la mano a un comandante della Nato. La nostra università infatti - affermano gli studenti che portano avanti l'occupazione - è attualmente parte di un protocollo d'intesa con due comandi della Nato, con il Comando divisione Vittorio Veneto e il futuro Comando della divisione Multinazionale Sud. Questo vorrà dunque dire che il nostro rettore ci vuole proprio così: non studenti, ma soldati, perché evidentemente non ha problemi a condividere le nostre conoscenze e il sapere che produciamo con chi decide di fare la guerra, di produrre morte e distruzione, sulla pelle delle persone. Per noi questo è inaccettabile. Vogliamo l'immediata interruzione dei rapporti tra la Nato e l'Università L'Orientale: i luoghi in cui ci formiamo non devono avere nulla a che fare con le vostre guerre».