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26 Novembre 2024 - 08:36
NAPOLI. Prima decine poi centinaia. Prima settimanalmente poi quotidianamente. Si sono moltiplicate esponenzialmente le proteste e le segnalazioni per quanto stava avvenendo a piazza Dante. La sicurezza dei napoletani e dei turisti è stata messa a dura prova in questi mesi a causa di bande di ragazzini, poco più che bambini, che a bordo di ciclomotori sfrecciavano nell’isola pedonale senza curarsi di chi c’era.
E finalmente ieri la Prefettura ha deciso che una pattuglia di militari dell’Esercito presidierà l’area di piazza Dante 24 ore su 24. La decisione è stata adottata in seguito alle segnalazioni di scorribande di giovani alla guida di ciclomotori che mettono a rischio l’incolumità dei pedoni emerse, con particolare preoccupazione, nelle ultime settimane.
Su sollecitazione dell’Amministrazione comunale, in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, il prefetto Michele di Bari e il questore Maurizio Agricola hanno condiviso e quindi disposto l’attivazione di un presidio con il coinvolgimento dei militari impegnati nell’operazione Strade Sicure.
Le disposizioni duque sono state maturate all’interno dell Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari. Una decisione tra le altre cose assunta ad horas e presa anche in quanto a piazza Dante c’è la sede del Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” frequentato da numerosi allievi e convittoriche pure avevano lametato la pericolosità provocta da alcune gang ad ogni ora del giorno.
Il dispositivo dunque ha la finalità di aumentare la percezione di sicurezza di studenti, turisti e residenti nell’area presso la quale è istituita l’isola pedonale, verificandone il rispetto da parte di motoveicoli e ciclomotori, prevenendo incidenti stradali e soprattutto garantendo il rispetto della legalità e la vivibilità del contesto.
L’iniziativa rientra nel piano dei controlli disposti per incrementare la sicurezza nelle aree cittadine, in particolare di quelle interessate dal fenomeno della movida e dell’afflusso turistico, al fine di consentire alla popolazione e ai visitatori la piena fruibilità della città. Una fruibilità che era diventata impossibile da pensare fosse solo per attraversare la piazza e raggiungere Port’Alba o altrettanti impensabile per i ragazzi che entravano e uscitano dal Convitto ogni giorno.
Le prime segnalazioni sono arrivate dal deputato Francesco Borrelli al quale, residenti impauriti, avevo inviato i video delle challenge notturne di motorini che correvano all’impazzata nell’area pedonale. A bordo ragazzini, senza casco, in tre o in quattro in sella ai mezzi, che sfrecciavano schivando all’ultimo i pedoni come un gioco.
«Sono ormai anni che denunciamo questa situazione che sta prendendo una deriva sempre più pericolosa. Di fronte alle nostre segnalazioni continue, supportate da decine e decine di video, abbiamo ottenuto solo degli interventi spot che, evidentemente, non hanno sortito alcun effetto» erano stati i commenti dei residenti. Ora si può sperare in una qualità di vita maggiore.
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