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L'annuncio

«Università a Caivano, pronta la sede»

Bernini: «Entro dicembre l’inaugurazione. E puntiamo anche sul tema dell’orientamento»

«Università a Caivano, pronta la sede»

I partecipanti alla Settimana Italia-Cina a Città della Scienza

NAPOLI. «L’immobile è già pronto, siamo pronti per inaugurarlo ed entro dicembre lo faremo». È l’annuncio la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, a margine della Settimana Italia-Cina della Scienza, Tecnologia, Innovazione, a Napoli, a proposito dell’inaugurazione del Polo universitario a Caivano.

«Siamo a un ottimo punto. Noi abbiamo già l’immobile pronto, per cui abbiamo messo 6 milioni di cui 5 sull’immobile e uno sull’orientamento, altro tema importantissimo perché non si può combattere la mortalità scolastica se non li si orienta e dunque se non si dà agli studenti l’opportunità di capire che cosa vogliono fare e con quali profili formativi» aggiunge.

Sono partiti due corsi universitari di Scienze motorie e Scienze infermieristiche, rispettivamente della Parthenope e della Vanvitelli. È stato siglato inoltre l’accordo tra Abana e suor Orsola Benincasa con la struttura commissariale per l’ottenimento di uno spazio in cui iniziare i laboratori di restauro. L’Università Federico II e la struttura commissariale hanno avviato le procedure per le Academy.

Sulla Settimana Italia-Cina, Bernini è chiara: «Ci rivedremo in Cina il prossimo anno perché c’è un’alternanza, ma la caratteristica di questa edizione è che dopo il Covid è la prima in presenza in Italia, l’anno scorso a novembre eravamo in Cina e sono molto felice di poterla far a Napoli, è stata una presenza molto significativa sia quella del ministro cinese che di tutti noi per rafforzare la nostra cooperazione».

E alla domanda se Napoli fosse la capitale della scienza italiana, ha aggiunto: «Senza dubbio, ma per fortuna ne abbiamo tante di capitali. In Italia abbiamo tante piccole e grandi capitali della scienza e della tecnologia ma anche delle scienze umanistiche».

Dal canto proprio, il ministro della Scienza e della tecnologia della Repubblica popolare cinese, Yin Hejun, conferma: «La collaborazione tecnologica tra Italia e Cina ha un ruolo cruciale. Nel corso di questi anni ci sono stati numerosi incontri tra capi di governo dei due Paesi e nel 1978 fu firmato un accordo di cooperazione tecnologica per promuovere la collaborazione e nel 2010 il ministero della Tecnologia cinese e il Miur italiano hanno sviluppato una collaborazione nella protezione dei beni culturali, della produzione agricola e per prevenire i disastri».

Spazio, poi, dal ministro Bernini ad altri temi. A proposito del flash mob di alcuni giorni fa all’Università L’Orientale di Napoli dove attivisti dei collettivi universitari hanno lasciato impronte di mani con vernice rossa all’esterno del Rettorato, la ministra è chiara: «Da liberale dico che ogni manifestazione è legittima purché non tracimi nella violenza. Se il nuovo simbolo della manifestazioni è la mano insanguinata lo trovo sinceramente inquietante».

Infine, sul ddl in aula al Senato sulla revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia, che punta al superamento dell’attuale quiz in vista di un primo semestre filtro: «Si tratta di una cosa indispensabile perché per quanto mi riguarda i test non erano più accettabili, oltretutto con un mercato sotterraneo e parallelo costoso per gli studenti e le famiglie. Ora si prepareranno per sei mesi su materie caratterizzanti e comunque entreranno a far parte di una graduatoria nazionale che consentirà loro di accedere a Medicina o a Scienze sanitarie e materie affini».

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