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Il provvedimento

San Gregorio Armeno: il senso unico regge, ma non piace

Rimostranze di turisti e alcuni maestri presepisti : «Si dimenticano di noi durante tutto l’anno poi a Natale arrivano le regole»

San Gregorio Armeno: il senso unico regge, ma non piace

San Gregorio Armeno è diventata ormai la via del senso unico pedonale prchè si percorrerà la strada esclusivamente nel verso che unisce San Biagio dei Librai a via de Tribunali, che diventerà l’unica uscita, in momenti di grande affluenza. E con questo fine settimana l’affluenza sarà davvero “importante” in quanto seppure San Gregorio è una strada che è inserita tra le via più famose del mondo e dunque visiatata in tutte le stagioni, a Natale strasborda di gente, come ieri. Ma la scelta del senso unico non è stata accolta sempre in maniera positiva, la scelta ha suscitato non poche critiche, sia da parte dei commercianti che da parte dei turisti. Polemiche che si vanno ad associare a quelle già presenti su un tema caldo che ormai riguarda la città di Napoli: l'overtourism, ovvero il fenomeno di un turismo sconsiderato che supera le capacità della città stessa, di cui sono vittime diverse città italiane e Napoli ultimamente non sembra da meno È proprio questo l'argomento su cui si è espressa la proprietaria del primo negozio di presepi sulla via, quello della famiglia Gambardella: «Il senso unico è una pessima trovata, ci lasciano soli tutto l'anno e poi a dicembre ricompaiono con delle idee assurde, anziché aumentare i servizi, visto che qui non c'è neanche un bidone dell'immondizia». Più moderata è stata invece Giusy Di Virgilio, appartenente alla storica famiglia di pastorai Di Virgilio, attivi nel settore dal 1830. La proprietaria si augura che questa decisione possa distribuire meglio il flusso dei turisti che già hanno preso d'assalto la zona. Di Virgilio, infatti, si è detta meravigliata del fatto che già dalla scorsa settimana sono giunti svariati pullman in città, provenienti maggiormente dalla Puglia e che hanno riempito i Decumani. Più avanti, percorrendo l’arteria, si arriva ai noti Ferrigno, Marco e Giuseppe. Marco Ferrigno ha parlato di tutte le sue perplessità sul senso unico. «Sono propenso ad una scrematura dei turisti, ma non così. Magari limitando l'accesso ad un numero ben preciso e cadenzando le visite. No ai 5 euro di accesso, è assurdo pensare che una famiglia di cinque persone dovrebbe pagare 25 euro solo per passeggiare». Ferrigno si ritiene anche deluso dalla mancanza di gente che acquista, dovuto, secondo lui, al fatto che all'arte presepiale stia venendo a mancare l'appeal, la sua idea è di proporre un "black friday" durante i giorni più vuoti della settimana o dell'anno. Non è solo il senso unico a far discutere. Ad esso si associano anche i problemi che la via sta riscontrando da parecchio tempo, in primis la grande difficoltà a percorrerla soprattutto durante questo mese. Una turista milanese ha ricordato di come San Gregorio Armeno si sia affollata sempre più col passare degli anni divenendo meno piacevole: «Sono anni che a dicembre scendevo a Napoli per passeggiare tra le statuine dei presepi, ma penso che non verrò più, troppa folla e non sai se badare alla persona con cui sei venuta, o ad ammirare l’arte dei maestri napoletani». Il dibattito è aperto e ognuno dice la sua. Ma la soluzione ancora non c’è e il senso unico pare aver suscitato varie titubanze con la conseguenza che anche questo Natale San Gregorio rischierà di diventare una bolgia infernale, perdendo la sua essenza di luogo dell’arte napoletana per eccellenza: quella presepiale.

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