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L'ordinanza

Scampia, Vela Gialla ultimo atto

Sgomberato il fabbricato dalle quattordici famiglie residue. Manfredi: costruiamo insieme il nuovo quartiere

NAPOLI. Giornata di disperazione e tensioni per lo sgombero delle ultime famiglie che vivevano nella Vela Gialla di Scampia. L'intervento è stato propedeutico al successivo avvio dei lavori di demolizione e ricostruzione previsti dal progetto "Restart Scampia". All'interno delle abitazioni erano poche le famiglie rimaste.

Alcuni, prima di andare via, hanno lasciato dei messaggi sui muri delle case. Su una c'è scritto “Grazie casa mia per avermi ospitato”, su un'altra “Casa ci mancherai” a dimostrazione che nonostante tutto lasciare quella che si identifica come la propria casa, al di là di tutto, non è facile per nessuno.

Nel corso di un vertice in Prefettura negli scorsi giorni era stato concordato che il termine ultimo per liberare gli appartamenti siti nella Vela Gialla da parte degli occupanti fosse fissato a ieri procedendo così allo sgombero degli ultimi residenti per avviare le operazioni preliminari all'apertura del cantiere per la demolizione.

A seguire, e comunque entro la fine dell'anno, si procederà allo sgombero totale della Vela Rossa, anche in ragione dei pericoli incombenti determinati dalle precarie condizioni statiche degli immobili. In zona è stato allestito un presidio medico avanzato da parte del’Asl Napoli 1 centro. Sul posto, a coordinare gli interventi ieri la Polizia Municipale e gli assistenti sociali. Gli sgomberi alla Gialla hanno riportato alla superficie un altro problema che riguarda queste famiglie, ovvero la difficoltà nel reperire nuovi alloggi.

Una donna ha raccontato di aver trovato un alloggio «a 250 euro al mese nel quartiere di Marianella ma non posso portarvi i miei cani», che spiega di aver individuato una soluzione provvisoria presso i propri familiari ma c’è chi invece denuncia che nessuno vuole fittare casa a sfrattati di Scampia. Le voci delle famiglie, quattordici in tutto, per le quali è scattato ieri lo sfratto dalla Vela Gialla, sono univoche. Dalle istituzioni è arrivata la rassicurazione di una soluzione nel caso in cui non ci fosse un alloggio disponbile.

«Ringrazio gli abitanti di Scampia per la collaborazione - ha detto il sindaco Gaetano Manfredi - È arrivato il momento di costruire, insieme, il futuro del quartiere» ha commentato ribadendo la necessità di un’opera comune. «Liberare gli alloggi - spiega Manfredi - era necessario così, a breve, procederemo con le demolizioni. Ringrazio altresì il prefetto di Napoli, Michele di Bari, per aver seguito personalmente, attraverso il tavolo di coordinamento in Prefettura, tutte le di le esigenze dei nuclei familiari presenti nelle Vele. I servizi sociali hanno svolto un grande lavoro e, così, tutto il personale che ha gestito e collaborato al progetto ReStart Scampia, intervenendo, con cura e prontezza, in caso di criticità. Stiamo scrivendo insieme un nuovo capitolo per Scampia e per la sua comunità» ha concluso Manfredi.

Lo sgombero della Vela Gialla di Scampia «è una risposta di dignità per assicurare futuri alloggi, in conformità alle disposizioni vigenti, alle tante persone che vivevano ormai in condizioni di disagio e precarietà» dichiara il prefetto di Napoli Michele di Bari. «È anche il risultato - aggiunge - di una efficiente sinergia tra il Comune di Napoli e tutte le altre istituzioni coinvolte. Una bella pagina cui hanno contribuito a scrivere anche gli abitanti di Scampia», ha concluso il prefetto. 

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